MANIFESTO

Unione SIndacale Italiana U.S.I. A.I.T. Facendo seguito all’impegno preso a Riotorto, durante il riuscito dibattito sull’autogestione, ritengo doveroso lanciare a tutte le sezioni e a tutti i compagni il seguente appello:

PER UN RILANCIO DELLE PRATICHE AUTOGESTIONARIE

SOLIDARIETA’- LIBERA COOPERAZIONE E MUTUALISMO

L’Unione Sindacale Italiana è un’associazione di lavoratori che lotta per tutti i lavoratori, per la difesa delle condizioni di lavoro e di vita di tutti gli sfruttati. Una difesa che non sia solo resistenza, che pure è necessaria, ma capacità di immaginare, progettare e praticare alternative all’esistente. A costruire, anche e fin da subito pezzi di una società altra e antagonista rispetto a quella in cui viviamo.

Tre sono quindi le linee d’azione che dovremmo perseguire a parità di impegno:

 – L’attività sindacale in senso stretto, ovvero quella sui posti di lavoro, che è irrinunciabile e dovrebbe essere condotta in senso egualitario e ricompositivo rispetto alle divisioni create fra i lavoratori. Quindi, in coerenza con quelle che sono le nostre rivendicazioni nella piattaforma nazionale, l’abbattimento delle barriere tra lavoratori a tempo indeterminato, quelli variamente precari e quelli in appalto o in subappalto, richiedendo salari e condizioni normative uguali per tutti a parità di lavoro svolto.

– La presenza, attiva e fondata sull’azione diretta, nelle mobilitazioni e nelle lotte sociali, a livello locale come nazionale, siano esse di tipo ambientale, antimilitarista, antirazzista, contro il caro-vita; denunciando però le illusioni politiciste e referendarie.

– Lo sviluppo di concrete pratiche autogestionarie, mutualiste e solidariste e il collegamento fattivo tra quelle che già, pur disperse, esistono. Nella consapevolezza però che la parola va data ai fatti più che alle teorizzazioni.

Purtroppo, proprio quest’ultimo terreno lo abbiamo colpevolmente abbandonato da troppo tempo a culture politiche che nulla hanno a che spartire con i suoi valori più profondi.

E’ necessario dunque riprendere l’impegno sul piano autogestionario. Ed è soprattutto vitale, perché la crisi è sempre più dirompente per gli sfruttati e li riduce sempre più a puro livello di sopravvivenza.

Non possiamo e non dobbiamo non farci carico di queste necessità, perché la prospettiva autogestionaria fa parte del nostro DNA e si collega direttamente alle esperienze fatte dal movimento dei lavoratori fin dai suoi albori.

USI–Arti e Mestieri è in questa prospettiva uno strumento molto importante. E’ necessario dunque rilanciarlo, con forza e subito.

Guido Barroero

Segretario  nazionale  USI-AIT

Nuovo Statuto

USI AeM-AIT

Nuovo  statuto approvato in sede congressuale

in Genova 7/8 maggio 2011

Nei giorni 7/8 di maggio del 2011 si è riunito in sede congressuale in Genova il nostro Sindacato ed ha approvato all’unanimità le modifiche proposte allo Statuto e quindi deliberato quanto segue come nuovo Statuto.

1 – Il Sindacato Autogestito Arti e Mestieri, già costituito in Bologna il giorno 02 di aprile del 2000,  aderisce all’Unione Sindacale Italiana sezione italiana dell’AIT ( Associazione Internazionale dei Lavoratori).

2 – Tale sindacato si propone di dar voce e tutelare tutti coloro che agiscono nel tessuto sociale alla ricerca di un percorso autogestionario della cultura e del lavoro.

3 – Il Sindacato Autogestito Arti e Mestieri fa propri i principi e gli scopi indicati nello statuto dell’USI-AIT.
Il suo funzionamento è ispirato allo statuto dell’USI-AIT.

4 – Scopo del sindacato Arti e Mestieri è diffondere il mutuo appoggio tra i suoi aderenti, al fine di difendere il diritto ad autogestire il proprio lavoro e la propria espressività. Tale risultato si raggiungerà sviluppando e promuovendo l’espressione manuale e creativa in ogni sua forma e stimolando la crescita di nuovi rapporti sociali nel rispetto dell’ambiente, dei propri ritmi di vita e della dignità dell’essere umano.

5 – Il sindacato Arti e Mestieri si propone come organizzazione di tutti i soggetti inseriti in tutti gli ambiti lavorativi e attività artistiche, artigianali e agricole: cioè tutti coloro che svolgono attività culturale e manuale e che si pongono come obiettivo il superamento della “logica di mercato”. Il sindacato incentiva e promuove la creazione di strutture d’autogestione concreta.

6 – In “Arti e Mestieri” devono essere favorite le aggregazioni specifiche di settore per dare maggiore incisività alle rivendicazioni e alle lotte del sindacato e per il raggiungimento degli obiettivi e finalità sopraddette. Le aggregazioni di settore del sindacato Arti e Mestieri collaboreranno tra loro e applicheranno il mutuo appoggio in difesa delle aggregazioni più deboli o di quelle che ne faranno esplicita richiesta.

7 – E’ compito degli iscritti ad “Arti e Mestieri” attivare e sostenere, anche economicamente, il sindacato. La partecipazione sarà, secondo le proprie possibilità, in modo non passivo, proponendo e discutendo il proprio pensiero e, soprattutto, agendo in prima persona in difesa  degli interessi dell’intera collettività.

8 – Le decisioni delle assemblee devono tendere all’unanimità; laddove questo non sia possibile, si farà in modo che le varie tendenze abbiano eguali opportunità d’esprimersi e di svolgere iniziative differenti, purchè queste non entrino in contrasto con le finalità e gli intendimenti di Arti e Mestieri e dell’USI-AIT.

9 – Organi decisionali:
9.1 – Il congresso generale nazionale (con cadenza triennale ed indetto dal comitato dei delegati attraverso la segreteria nazionale).
9.2 – Il comitato dei delegati (che verrà convocato dalla segreteria nazionale ogni qualvolta le sezioni lo riterranno necessario).
9.3 – L’assemblea nazionale di settore (per i settori)
9.4 – L’assemblea di sezione (per le sezioni)

10 – Organi esecutivi:
10.1 – La segreteria nazionale composta da: segretario generale; responsabile di cassa; responsabile del foglio di informazione; responsabili di settori o segretari di settori.

Letto e approvato all’unanimità

Statuto Spacci Popolari Autogestiti

  1. – E’ costituita una associazione culturale di cooperazione sociale mutualistica di arti e mestieri denominata – Spacci Popolari Autogestiti (acronimo S.P.A.) – in seno al Sindacato Autogestito USI Arti e Mestieri – AIT, già costituito in Bologna il giorno 02 di aprile del 2000, ed in attuazione degli scopi dichiarati nello Statuto del medesimo Sindacato di promozione e creazione di strutture d’autogestione concreta.
  1. – L’Associazione persegue i seguenti scopi:
  • salvaguardare il patrimonio agro alimentare incentivando, promuovendo e sostenendo forme di agricoltura attente alla qualità della vita e agli equilibri naturali della terra in cui il cibo viene prodotto;
  • Incentivare la cooperazione mutualistica e l’interscambio di saperi tra agricoltori produttori e fruitori, promuovendo la cultura del cibo e della convivialità in tutti i suoi aspetti;
  • far acquisire dignità culturale alle tematiche legate al cibo e alle sue produzioni mediante la sua valorizzazione attraverso la coltivazione e fruizione in sintonia con le leggi della natura, contrastando le concezioni attuali del consumismo e del profitto.
  • elevare la cultura alimentare dei cittadini, con l’obiettivo di formare una consapevolezza sui sistemi di produzione promuovendo l’attenzione alla qualità della vita e agli equilibri naturali della Terra;
  • sollecitare l’opinione pubblica verso le tematiche ambientali promuovendo un modello di produzione rispettoso dell’ambiente e delle identità culturali capace di costruire relazioni mutualistiche e di cooperazione tra i soggetti coinvolti, favorendo la socializzazione dei saperi e delle produzioni per elevare la qualità delle relazioni sociali;
  • favorire, in ogni ambito, ogni iniziativa, collettiva e/o individuale, tesa a sviluppare attività basate sulla cooperazione, il mutuo appoggio e la solidarietà, nel rispetto delle diversità e dell’ambiente naturale;
  • costruire relazioni mutualistiche, di cooperazione e solidarietà, tra lavoratori delle aree urbane e tra questi e i lavoratori dei territori rurali, superando le divisioni ed i ruoli imposti dall’attuale società capitalistica.
  1. – Per il raggiungimento di queste finalità l’Associazione potrà:
  • promuovere la conoscenza e la fruizione delle produzioni dei territori mediante la realizzazione di luoghi da noi denominati “Spaccio Popolare Autogestito” ( acronimo S.P.A.)per raccogliere e sviluppare progetti, pubblicazioni, mostre, mercati, eventi culturali, per la promozione di un turismo etico, culturale e enogastronomico e quant’altro si riterrà utile o necessario per sviluppare un’economia mutualistica;
  • promuovere e organizzare programmi di cultura agro alimentare e di economia mutualistica, da proporre ai soci, ai cittadini, alle scuole di ogni ordine e grado e ad altri soggetti pubblici e privati, per una più diffusa conoscenza delle radici storiche e dei processi produttivi;
  • favorire la creazione di gruppi d’offerta di produttori e gruppi d’acquisto di fruitori per la socializzazione mutualistica dei risultati dell’opera dell’uomo in ogni sua espressione manuale e creativa;
  • partecipare a livello nazionale e internazionale ad organismi pubblici o privati e gestire in prima persona iniziative, anche economiche, che si ritengano utili al fine sociale o intraprendere tutte quelle attività che non contrastino con la sua natura associativa.
  1. – L’Associazione opera avvalendosi di prestazioni volontarie da parte degli associati; in caso di particolari necessità l’associazione può rivolgersi a strutture esterne o impiegare lavoratori autonomi.
  1. – L’Associazione, qualora se ne presentasse la necessità potrà, per il raggiungimento degli scopi sociali, stipulare accordi con altre associazioni e sindacati.
  1. – L’Associazione svolge le proprie attività senza fini di lucro ed eventuali proventi in denaro si utilizzeranno per sostenere ed incentivare le attività di cooperazione mutualistica.
  1. – L’Associazione è a carattere volontario, apartitica, di promozione sociale e senza scopo di lucro;

è retta dai principi federalisti libertari, quindi dai principi della solidarietà e mutualità. Ogni Associazione locale è autonoma nel funzionamento e responsabilità di ogni sorta, designerà i suoi responsabili d’attività e potrà avvalersi di un suo statuto interno in armonia con il presente Statuto e con quello del nostro Sindacato.

  1. – Il patrimonio dell’Associazione è costituito:

dai contributi volontari degli associati che potranno essere richiesti in relazione alle necessità ed al funzionamento dell’associazione;

da eventuali donazioni, erogazioni, finanziamenti, lasciti o contributi di qualsiasi tipo, liberamente erogati; dai proventi eventualmente derivati dalla gestione economica del bilancio e del patrimonio.

Le quote – liberamente concordate -, i contributi e le donazioni di ogni tipo non sono rimborsabili in nessun caso. Per le obbligazioni sociali, risponde soltanto l’Associazione col suo patrimonio.

  1. – il funzionamento dell’Associazione è retto da un Consiglio Nazionale con funzioni di coordinamento, costituito dai Coordinatori locali e dal Coordinatore Nazionale eletto dall’Assemblea Nazionale.
  1. – l’Associazione locale è retta dall’Assemblea dei soci che elegge, come organi di coordinamento, il Consiglio di zona costituito da tre o più soci che hanno anche la funzione di responsabilità della cassa e il Coordinatore locale.
  1. – l’Assemblea Nazionale è indetta dal consiglio Nazionale tramite il Coordinatore Nazionale con scadenza massima di due anni;

l’Assemblea locale è indetta dal Consiglio di zona tramite il Coordinatore locale su richiesta dei soci.

  1. – la sede legale nazionale dell’Associazione è corrispondente alla sede legale del Sindacato Autogestito USI Arti e Mestieri – AIT sita in Genova, Piazza Embriaci civico 5 interno 12.

All’Associazione possono essere iscritti singoli individui o loro forme associate che affermano la necessità dell’Emancipazione sociale e dell’individuo.

Letto e approvato all’unanimità