L’isolamento del virus una farsa

Articolo e video a cura del Dr. Stefano Scoglio, Ph.D.


Sono partito già dal Marzo 2020 col denunciare che il presunto isolamento del SARS-Cov2, eseguito in primis dall’equipe del Chinese Center for Disease Control (CCDC) sotto il nome Zhu N. et al., non era affatto un isolamento, perché non c’era nessuna purificazione del virus, ma solo la messa in coltura su cellule di rene di scimmia del liquido bronco-alveolare di alcuni pazienti affetti da polmonite. Come dissi allora, quel liquido bronco-alveolare, più o meno centrifugato, conteneva circa 30 miliardi di particelle simil-virali, la maggior parte dei quali di origine umana (esosomi, vescicole extra-cellulari, etc)., che veniva poi messo in coltura su cellule di rene di scimmia Vero E6.

Uno potrebbe obiettare: ma chi se ne frega se è stato isolato, il virus c’è e ammala. Ma è proprio qui il problema: per poter dire che la causa di una malattia è un virus, e non tanti altri possibili fattori, come quelli alimentari, ambientali e iatrogeni (causati dai farmaci e dalle terapie stesse), occorre prima identificare il virus, il che significa isolarlo/purificarlo estraendolo dalla enorme massa di miliardi di particelle simil-virali presenti nel liquido del paziente; e poi, una volta isolato, verificare che sia patogeno, che possa far ammalare, il che è possibile solo se io testo su una cavia un materiale composto quasi esclusivamente dal virus, perché se anche ci fosse un effetto patogeno, se il materiale da me testato è grandemente eterogeneo, cioè composto di un grande numero di altri possibili fattori, non si potrà mai sapere se quel virus che ipotizzo essere la causa della malattia (in questo caso, Covid) ne sia veramente la causa. In sintesi, questa è l’essenza di quei principi fondamentali della microbiologia che si chiamano i Postulati di Koch.


In miei precedenti scritti (e in maniera ancora più dettagliata nel libro che sto per pubblicare) ho mostrato come tali Postulati di Koch non siano stati minimamente soddisfatti dai ricercatori, e dunque non c’è nessuna possibilità di affermare, con nessun grado neppure di probabilità, che le polmoniti bilaterali interstiziali e le trombo-embolie polmonari, che costituiscono l’essenza della malattia Covid (e che sono sempre esistite, e prima del 2020 si chiamavano col loro nome proprio) siano causate da un virus, e tantomeno dallo specifico virus SARS-Cov2.

Sono stato attaccato anche duramente per questa mia posizione, tacciata come negazionista, ma i veri negazionisti sono coloro che negano la vera scienza, volendo far passare per certo e provato solo ciò che è una mera ipotesi. Oggi, la mia posizione è definitivamente confermata da uno dei più importanti organi della sanità mainstream mondiale, il Center for Disease Control, o CDC, americano.



Dopo la comparsa della discussione sul presunto virus, già nel 2020 sono iniziate ad accadere cose strane. Nell’Aprile 2020, la Commissione Europea rilascia la seguente dichiarazione:

“Since no virus isolates with a quantified amount of the SARS-CoV-2 are currently available…”.1

“Poiché nessun isolato con un ammontare quantificato di SARS-Cov2 è attualmente disponibile…”.

E qualche tempo dopo, nel Luglio 2020, la stessa cosa viene ripetuta dal CDC americano:

“Since no quantified virus isolates of the 2019-nCoV are currently available…”.2

“Poiché nessun isolato virale quantificato è attualmente disponibile”.

Utilizzai l’affermazione per mostrare come il non isolamento del virus fosse confermato anche dalle principali istituzioni. E tuttavia, la dichiarazione era strana, perché, anche se si affermava che non esisteva nessuna quantificazione del virus, si parlava comunque ancora di “isolati”.

La stranezza sta nel fatto che, a rigor di logica, un isolato è intrinsecamente quantificato: isolamento significa separazione di un qualsiasi materiale, molecola o organismo dall’intero complesso di cui fa parte; pertanto, idealmente l’isolato .

Costituisce il 100% del nuovo materiale isolato che si ottiene. Può darsi che non si possa raggiungere il 100% per la presenza di qualche impurità, ma comunque si parlerebbe di un isolato al +/- 95%. Questo non sarebbe ideale, perché se io devo essere certo che un certo batterio o “virus” sia patogeno, ne devo testare la patogenicità nel suo stato di isolato puro, o mi resta sempre il dubbio che l’eventuale effetto patogeno possa essere dovuto alle impurità presenti. Ma potrei almeno parlare di una probabilità molto elevata, al 95%.


La principale obiezione dei virologi a realizzare questi isolati purificati è che i virus non possono sussistere al di fuori delle cellule ospiti, e quindi non si possono “isolare” se non attraverso delle colture cellulari. Si tratta di un’obiezione infondata: il presunto virus non è un organismo vivente, quindi non può morire, è una molecola, e dunque se isolato, per quanto non proliferi, mantiene la sua struttura, è può dunque riattivarsi una volta messo su altre cellule. E questo consentirebbe di definire il virus, sequenziarne il genoma in modo corretto, e a quel punto ritrovarlo e quantificarlo nelle colture cellulari in cui lo si pone dopo averlo isolato. Senza nessun previo isolamento, la messa in coltura è messa in coltura di Dio solo sa cosa!

Anche volendo adeguarsi alla modifica dei postulati di Koch effettuata da Rivers nel 1937, si può anche ammettere che, per le prove di patogenicità, si utilizzino non il virus isolato ma le colture cellulari in cui si farebbe proliferare il virus, ma per poter avere la certezza che quelle sono colture cellulari di uno specifico virus, occorre prima conoscere il virus, che dunque deve essere preventivamente isolato/purificato.

Insomma, senza previo isolamento/purificazione del virus tutto ciò che ne ne consegue non ha alcun senso. Ecco perché affermare di aver prodotto un isolato non quantificato non ha alcun senso, è una contraddizione in termini. Contraddizione che esplode in tutta la sua gravità in un recente documento ufficiale dello stesso CDC.

Il CDC americano ha risposto a due richieste sull’isolamento del virus avanzate sulla base del Freedom of Information Act (FOIA). Questa è la risposta alla prima:

dipartimento salute

Qui, la frase chiave è: 

“The SARS-Cov2 virus may be isolated from human clinical specimens  by culturing in cells.”  

“Il virus SARS-Cov2 può essere isolato da campioni umani clinici  coltivandolo in coltura cellulare.” 

Questo conferma quello che sospettavamo, e che sono andato ripetendo in questi  ultimi mesi: laddove l’isolamento è un procedimento di sottrazione, ovvero tu  sottrai ciò che vuoi isolare dal complesso di cui fa parte, qui l’isolamento viene  identificato con un procedimento moltiplicativo, la messa in coltura, che è l’esatto  opposto dell’isolamento. 

In una seconda richiesta FOIA, questo elemento è stato ulteriormente  specificato, perché chi ha sottoposto la richiesta ha addirittura riportato la  definizione di isolamento del vocabolario proprio per evitare che si giocasse sulla  terminologia:  

isolate


Quindi, la richiesta è specifica, e si chiede se il virus è stato isolato secondo la  definizione comune di “isolamento”, come riportata nel vocabolario:  “to set apart from others” – “Separare dagli altri”;  

“Select among others – to separate from another substance so as to obtain  pure or in a free state” –

“Selezionare tra gli altri – separare da un’altra sostanza in modo da ottenere  un elemento puro o in uno stato libero.”
   

A questo punto la richiesta è ineludibile, e questa è la sorprendente riposta  del CDC (il documento completo è allegato in appendice): 

isolate

La definizione di “isolamento” fornita nella richiesta è al di fuori di  ciò che è possibile in virologia, dato che i virus hanno bisogno delle  cellule per replicarsi, e le cellule hanno bisogno di cibo liquido. Tuttavia, il  virus SARS-Cov2 può essere isolato da un campione clinico umano  mettendolo in coltura cellulare, che è la definizione di isolamento  utilizzata in microbiologia…”  

Quindi, quando i virologi dicono che hanno isolato un virus, non intendono  dire che l’hanno purificato, separato dal resto del materiale organico in cui si trova.  No, intendono l’opposto, ovvero per loro isolare significa moltiplicare, cercare di far  proliferare, l’esatto contrario del significato del termine “isolamento”.  

Ad esempio, questa è la risposta degli scienziati cinesi dell’equipe che, per  la prima volta al mondo hanno detto di aver isolato il SARS_Cov2 , ad una 3 richiesta di chiarimento avanzata dal mio amico e giornalista tedesco Torsten  Engelbrecht:  

Alla domanda se l’ultra-Alla domanda se l’ultra-centrifugazione del campione biologico dei pazienti  effettuata dai ricercatori cinesi fosse stata fatta in gradiente di densità (una tecnica usata per la purificazione di materiale biologico), i ricercatori rispondono:  

“Come detto sopra, i campioni sono stati arricchiti piuttosto che purificati…”  

Questo conferma quello che ho detto sopra: il processo normalmente  utilizzato in virologia non purifica, ovvero non sottrae, ma arricchisce, ovvero  moltiplica il già super-complesso secreto del paziente in una coltura cellulare  altrettanto complessa, dato che le stesse cellule di rene di scimmia hanno la  stessa complessità genica e molecolare delle cellule umane del paziente.  

La dichiarazione del CDC vista sopra rappresenta una conferma eclatante e  a questo punto indiscutibile: i virus non possono essere isolati, non nel senso  corretto del termine, perché ciò è “…al di fuori di ciò che è possibile in virologia”.  

Abbiamo già risposto alla misera scusa con cui il CDC giustifica questa  impossibilità a isolare, secondo cui i virus hanno bisogno delle cellule per replicarsi, ma ripetiamo : il CDC afferma che i virus hanno bisogno delle cellule per  “replicarsi”, non per sopravvivere, proprio perché il virus, non essendo un  organismo vivente, non può morire, è una molecola di acido nucleico in una  capsula lipoproteica. In quanto tale, il presunto virus può essere isolato come  qualsiasi altra molecola, e come per tutte le molecole la loro attività è data dalla  loro struttura. Quindi, isolando un presunto virus integro, che mantiene la sua  struttura, dopo averlo purificato e analizzato, lo si può mettere in coltura su cellule  sane, e usare quella coltura per le prove di patogenicità.  

La cosa sorprendente è che gli esosomi, che sono indistinguibili dai virus e  hanno la stessa dimensione e struttura dei presunti virus , sono invece isolati in 4 modo corretto. E allora perché i virologi non fanno lo stesso? Forse perché 5 dovrebbero ammettere che cercando di isolare potenziali virus super-tossici in  realtà non fanno che isolare innocui esosomi? Questo porterebbe a prove di  patogenicità in cui la tossicità e l’effetto patogeno sarebbe del tutto assente, e  questo porrebbe in una crisi esiziale le stesse fondazioni della virologia. 

E così, i virologi si ostinano a generare colture indistinte, senza nessuna  conoscenza preliminare del virus che si vuole testare, con prove di patogenicità del  tutto manipolate e truccate.  

I virologi affermano che c’è un virus patogeno nella coltura cellulare perché  le cellule Vero (di rene di scimmia), su cui viene immesso l’estratto di secreto del  paziente, dopo 3 o 5 gg iniziano a morire. Questa sarebbe la prova, senza nessun  preliminare isolamento del virus, che nel secreto del paziente si ha un virus  patogeno che uccide le cellule Vero. Ma soprattutto, tutte le volte che vien fatto  questo esperimento di “isolamento virologico” attraverso la prova degli effetti  citopatici (patogenicità cellulare) su cellule Vero, i virologi non si preoccupano mai  di fare un test di controllo adeguato e corretto, per verificare cosa succederebbe  alle stesse cellule Vero senza l’immissione di nessun liquido del paziente.  

A volte il controllo viene fatto, ma in modo manipolatorio: come sottolineai in  un articolo scritto sul presunto primo isolamento del virus da parte dell’equipe cinese di Zhu et al. , i ricercatori cinesi fecero la solita coltura cellulare e trovarono 6 che dopo 4 gg le cellule Vero iniziavano a morire; mentre nel controllo, ovvero  senza nessuna immissione di materiale presuntivamente infetto, accadde la stessa  cosa, ma in 6 gg. Questo fu interpretato come indice del fatto che nella coltura  dove fu immesso materiale presuntivamente infetto c’era il virus! Ma a parte che  una differenza di 2 gg non sembra sufficiente a trarre nessuna conclusione, gli  autori nascosero il fatto che le due colture erano differenti: quelle col “virus” erano  cellule di cancro al polmone, mentre quelle del controllo erano cellule Vero di rene  di scimmia, che sono chiaramente più “robuste” e meno fragili di quelle tumorali.  Era quindi chiaro che i dati non avevano nessun valore. Ma in generale, neppure un  tale finto controllo viene eseguito.  

Le cellule di rene di scimmia sono sottoposte al test di cito-patogenicità  non in uno stato neutro, ma con l’aggiunta di antibiotici, ormoni e altri nutrienti  sintetici; e dato che tali ingredienti sono anch’essi relativamente tossici, per  confermare che la tossicità cellulare sia dovuta al virus e non ad altro, occorre  verificare in parallelo che la mistura di cellule Vero non degradi e non produca  effetti auto-tossici di per sé, senza l’intervento di nessun secreto di paziente.  Questo, però, non viene mai fatto.  

Lo ha fatto, recentemente, l’equipe del dr. Stefan Lanka, che non ha ancora  completato lo studio, mancando le fasi del passaggio al microscopio elettronico, e  del sequenziamento, ma ha diffuso i primi risultati, già estremamente significativi. 

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Qui sopra si vedono le diapositive delle colture cellulari sviluppate dall’equipe del  Dr. Lanka, senza l’aggiunta di nessun secreto di pazienti presuntivamente affetti da una patologia virale, ma seguendo la procedura normalmente usata  dagli stessi virologi per la coltura cellulare del presunto virus. Questa, ad esempio,  è la procedura descritta dal gruppo di ricercatori del CDC americano per  l’isolamento del SARS-Cov2:  

“Sono stati raccolti campioni clinici da un paziente che aveva acquisito il  COVID-19 durante un viaggio in Cina e che è stato identificato a Washington,  USA … I campioni di tampone nasofaringeo (NP) e orofaringeo (OP) sono stati  raccolti il terzo giorno dopo l’insorgenza dei sintomi, posti in 2-3 ml di terreno  di trasporto virale, utilizzati per la diagnosi molecolare e congelati. I campioni  confermati positivi alla PCR sono stati aliquotati e ricongelati fino all’inizio  dell’isolamento del virus … Abbiamo utilizzato cellule Vero CCL-81 per  l’isolamentoAbbiamo coltivato cellule Vero E6, Vero CCL-81, HUH 7.0,  293T, A549 e EFKB3 in Dulbecco minimal essential medium (DMEM) integrato  con siero bovino fetale inattivato al calore (5% o 10%) e antibiotici /  antimicotici … Abbiamo quindi tripsinizzato e risospeso cellule Vero in DMEM  contenente il 10% di siero bovino fetale, 2x di penicillina / streptomicina, 2x di  antibiotici / antimicotici e 2x di amfotericina B a una concentrazione di 2.5 x  105 cellule/ml … Abbiamo quindi fatto crescere le colture inoculate in un  incubatore umidificato a 37° C in un’atmosfera al 5% di CO e osservato  giornalmente gli effetti citopatici (CPE) … Quando si sono trovati CPE…  abbiamo usato 50 μL di lisato virale per l’estrazione dell’acido nucleico totale  per i test di conferma e sequenziamento “7 

 Qui si conferma di nuovo che l’isolamento corrisponde al suo contrario, alla messa  in coltura, messa in coltura che viene fatta nel modo descritto, su cellule Vero E6,  che però non sono in uno stato puro, ma miscelate con diversi ingredienti: 3  antibiotici, che vengono raddoppiati o triplicati tra la prima e la seconda fase, e  che, come dice il termine stesse, sono ingredienti “anti-vita”.  

Le diapositive del dr. Lanka mostrano nella banda superiore 4 stadi di  trattamento delle cellule Vero al giorno 1, e nella banda sottostante gli stessi 4  stadi al giorno 5. I 4 stadi della procedura sono gli stessi utilizzati in virologia, e  simili a quelli descritti nell’articolo del CDC riportato sopra, con l’unica differenza  che in questo caso non c‘è l’aggiunta di nessun secreto di paziente Covid: al  giorno 1, si parte con una coltura di cellule Vero con una piccola quantità di  antibiotico; al secondo stadio di aggiunge alla cultura un mix di nutrienti e base di  glutammina + siero bovino; al terzo stadio si raddoppia/triplica l’antibiotico, e con  questa aggiunta già al primo giorno si notano effetti di degenerazione cellulare;  che si aggravano ulteriormente quando si aggiunge anche materiale genetico di  sintesi. Agli stadi 3 e 4, dopo 5 gg, senza che sia stato immesso nessun secreto o  liquido di paziente presuntivamente patogeno, le cellule decadono nello stesso  stato di degenerazione (cito-patogenicità) che si ha quando si aggiunge il secreto  “patogeno”.  

Questo dimostra che l’effetto citotossico non è dovuto a nessun virus  patogeno presente nel secreto di un paziente, ma avviene spontaneamente per il  modo in cui è strutturata la coltura cellulare. È chiaro, quindi, perché i virologi non  fanno mai questo tipo di controllo, perché dovrebbero confessare che il secreto  pieno di presunti virus non produce nessuna tossicità ed effetto patogeno ulteriore  rispetto a quella che si ha normalmente nella cultura cellulare in sé e per sé. 

Questa è dunque la conferma definitiva, oltre alla confessione del CDC, che  nessun virus SARS-Cov2 è stato isolato, e di nessun virus si è veramente provata  la patogenicità.  

C’è un ultima frontiera a cui si possono aggrappare i virologi, quella del  microscopio elettronico. I ricercatori dell’equipe di Zhu et al., rispondendo alla  richiesta di Torsten Engelbrecht e affermando che non hanno purificato ma invece  arricchito il presunto virus, affermano implicitamente che comunque l’esistenza  del virus è provata dalle fotografie al Microscopio Elettronico (EM), e che le preparazioni del campione hanno come scopo proprio la messa a punto per  l’analisi EM. Questo è il risultato che loro citano, specificando che non si tratta di  “particelle virali sedimentate, non purificate”: 

esosoma

Ma senza avere prima isolato e analizzato il virus, come fanno a sapere che quelle  viste al microscopio elettronico sono immagini appartenenti al virus che cercano, e  non a qualche altro organismo, incluso l’organismo umano, visto che è noto che i  secreti di pazienti umani contengono particelle geniche umane (vescicole  extracellulari, esosomi, etc.) fino al 95% del materiale? Non lo sanno, è solo una 8 ipotesi fatta diventare certezza, e che nasconde completamente il fatto che  esistono fotografie al microscopio elettronico di esosomi che appaiono del tutto  uguali a quelle attribuite ai coronavirus: 

esosoma
Foto EM di esosoma

 APPENDICE –  

LA LETTERA DI RISPOSTA UFFICIALE  FIRMATA DEL CDC AMERICANO 

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page 4

European Commission, Working Document of Commission Services, Current performance of 1 COVID-19 test methods and devices and proposed performance criteria, April 16 2020, p.19. 

Center for Disease Control and Prevention, Division of Viral Diseases, CDC 2019-Novel 2 Coronavirus (2019-nCoV) Real-Time RT-PCR Diagnostic Panel, 13/07/2020, p.39). 

Zhu N et al, A Novel Coronavirus from Patients with Pneumonia in China, 2019, N Engl J Med. 3 2020 Feb 20; 382(8): 727–733.

 Giannessi F et al., The Role of Extracellular Vesicles as Allies of HIV, HCV and SARS Viruses, 4 Viruses 2020, 12, 571; pp. 572-4.

 Li P. et al., Progress in Exosome Isolation Techniques, Theranostics. 2017; 7(3): 789–804. 5 8

Zhu N et al, A Novel Coronavirus from Patients with Pneumonia in China, 2019, N Engl J Med. 6 2020 Feb 20; 382(8): 727–733

Harcourt J et al., Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus 2 from Patient with 7 Coronavirus Disease, United States, Emerg. Infect. Dis., Volume 26, Number 6, June 2020.

Takeuchi S. et al., Metagenomic analysis using next-generation sequencing of pathogens in 8 bronchoalveolar with respiratory failure, in Nature, SCIENTIFIC REPORTS (2019) 9:12909

https://rumble.com/viqa4j-la-prova-definitiva-di-stefano-scoglio.html

Occhio alla penna… (e alla pelle degli altri)

Già edito su ilrovescio.info in una versione riveduta e aggiornata dal suo autore, un articolo di risposta spedito a “Umanità Nova”, che il settimanale aveva deciso cortesemente di non pubblicare.

Leggendo l’articolo Il sonno della ragione genera morti di Enrico Voccia (“Umanità Nova” del 18/03/2021), ho avuto diverse difficoltà a rilevare una sufficiente validità nella maggior parte delle opinioni e interpretazioni dei fatti espresse…

Ho l’impressione che la buona Fede positivista della linea editoriale della testata stia dando prova di segni di oscurantismo scientista, smentiti dalla semplice cronaca dei fatti….

L’articolo parte in maniera opposta a quello che potrebbe essere uno scritto di divulgazione scientifica.

Anziché semplificare spiegando, argomentando e documentando la tesi principale (la presunta sicurezza del vaccino O.G.M. AstraZeneca), l’autore assimila la complessità analitica e statistica ad un episodio personale nel campo della ricerca spaziale, lasciando intendere che l’ignoranza popolare non può capire aspetti fondamentali intellegibili esclusivamente agli esperti di turno.

Ma evidentemente, una spontaneità intuitiva può essere più lungimirante di fredde e arroganti logiche e statistiche, che, da mezzi e metodi per una ricerca scientifica seria, possono essere con facilità manipolati e resi strumenti di propaganda… le supposte resistenze di comprendonio vezzeggiate nell’articolo si mostrano per quello che sono: istinti resistenziali alle menzogne di regime.

Nei fatti il rapporto causale tra queste vaccinazioni O.G.M. e morti non è stato escluso fin dall’inizio, così come hanno raccontato i media italiani.

Nella conferenza stampa dell’Ema, se da una parte la Direttrice Generale Emer Cooke assicurava che il vaccino O.G.M. era sicuro ed efficace e che i benefici superavano i rischi escludendo un aumento del rischio complessivo (overall) dei casi di trombosi, dall’altra ha precisato di non poter escludere un collegamento con i casi verificatisi, mentre la Presidente del Comitato di Farmacovigilanza, Sabine Straus, interrogata sul tema, ha persino parlato di gruppi di rischio per le donne, in particolare in giovane età, su cui pendono ulteriori accertamenti1(cose che sono state ribaltate dai mass media: i Tg hanno annunciato come assolutamente esclusa detta correlazione, evitando ovviamente di menzionare i gruppi di rischio citati2).

Che la possibile correlazione non fosse una bufala, in Germania, dopo 31 casi di trombosi registrati a seguito del vaccino O.G.M, a maggioranza nelle classi di rischio sopracitate, deve essere diventato chiaro anche a chi non maneggia un minimo di significatività statistica, tanto da suggerire la sospensione delle vaccinazioni per gli under 603.

Dati più recenti smentiranno la rassicurazione paventata nell’articolo, secondo il quale «anche se però si trovasse una qualche correlazione causale tra vaccini e queste ultra specifiche cause di morte, staremmo parlando di pochissimi eventi su un milione»… si conterà infatti la media di 1 su 100000 e per i soli eventi trombotici4.

Dopo la sospensione del Canada per gli under 55, sarà la volta dell’Olanda che ne interromperà temporaneamente l’inoculazione per tutti fino al 7 aprile, mentre il Regno Unito, nonostante avesse collezionato 30 casi di trombosi dal 24 marzo, sembrerà tirare dritto per la sua campagna vaccinale5.

A chiunque tenesse occhi e orecchie aperti, non sarebbero apparse come fulmini a ciel sereno le parole di Marco Cavaleri, Capo vaccinazioni di Ema, che in un’intervista al “Messaggero” in data 06/04/2021 si lasciava sfuggire che, al termine degli approfondimenti disposti, «…diremo che il collegamento c’è, ma come questo avviene dobbiamo ancora capirlo»6.

L’ammissione verrà confermata ulteriormente e ufficialmente da Ema, ma circostanziata da una rilevante successione di minimizzazioni e relativizzazioni, a base del mantra/leitmotiv «i benefici superano i rischi».

Tale slogan sarà in parte smentito proprio dalla Gran Bretagna, almeno per la fascia 20/29 anni, per la quale la vaccinazione verrà valutata più rischiosa che utile7.

Chiudendo gli aspetti “tecnici”, nell’articolo in questione il tutto viene rimandato a dei riferimenti privi di autorevolezza. Da una parte i link a tre video del giovane Giacomo Moro Mauretto, un bravo ragazzo che in tutta buona fede, nelle vesti di divulgatore scientifico, cerca di ricondurre mentalmente a plausibili e accorate giustificazioni dei danni da vaccino, in maniera estremamente efficace per un pubblico televisivo, in quanto ricca di umanità , ma povera di dati, fonti, riferimenti.

Con un piglio più distaccato, se non cinico, non è di grande aiuto neanche quello che con il seguente link l’autore definisce «un approccio più evoluto»…https://it.wikipedia.org/wiki/Significatività

Mi permetto di far notare l’indelicatezza con la quale in soldoni si giustifica il sacrificio di alcune vite umane, a ipotetico beneficio della stragrande maggioranza della popolazione.

Quello che penso se ne possa dedurre non è soltanto una mancanza di tatto e rispetto nei confronti dei danneggiati da vaccino, ma persino la svalutazione di un principio che credevo cardinale… (almeno in certi ambiti): la sovranità (quindi significatività) dell’individuo (quindi non statistica).

Ma è quando si passa alle considerazioni politiche che emerge fra le righe l’arma ideologica dei governi più vigliacca di quest’epoca, leva della propaganda terroristica che accredita l’infondato paradigma etico di responsabilità verso gli altri… l’angelo sterminatore virale: grottesco paradosso per una letalità talmente esagerata, da rendere il capitalismo così attento a salvare vite umane8.

Secondo l’autore il caso AstraZeneca sarebbe una fake news tenuta in piedi dai mass media per questioni di audience e dal ceto politico per questioni di potere.

Pur dichiarando l’assenza di qualsiasi presunzione di dimostrazione, viene ipotizzata la possibilità di un complotto a danno dell’unica multinazionale disposta a mettere a disposizione il vaccino a prezzo di costo, a renderne disponibili le licenze, in generale a distinguersi dalle altre in questi termini, non tanto per questioni di efficacia e di sicurezza per le quali questi farmaci O.G.M. sperimentali sarebbero abbastanza simili.

Forse perché espresso con meno saccenza, questo passaggio sembra il più plausibile: che Pfizer e Moderna non abbiano prodotti con rischi tanto diversi da AstraZeneca può essere ricavato facilmente, ad esempio, dalla denuncia di un’associazione statunitense riportata dal “New York Times” e da “Fox News” 9.

Ma per una verifica un po’ più diretta, rimando ai dati ufficiali, che lasciano trasparire una maggiore dannosità, anche se in termini assoluti, di Moderna e Pfizer10.

Infine è da segnalare una dannosità non dissimile per il vaccino di Johnson&Johnson, (appena affacciatasi su mercati europei), che è stato sospeso precauzionalmente negli Stati Uniti, dopo 6 casi di trombosi11.

In ogni caso su inefficacia e pericolosità di questi vaccini O.G.M, l’articolista mostra non solo di non avere un approccio scientifico, evitando accuratamente di passare in esame elementi significativi e verificabili, documentazioni e argomentazioni, ma addirittura dando per scontata l’affidabilità di quegli istituti come AIFA e EMA che si scambiano vertici, amministratori e tecnici con le stesse multinazionali farmaceutiche, mostrando di essere un crocevia di conflitti di interessi… La mancanza di separazione di poteri è del tutto consuetudinaria in queste espressioni del capitalismo, d’altronde sono poteri talmente mastodontici – quelli di “Big Pharma” – che non fanno neanche attenzione a darsi una parvenza di credibilità, copulando incestuosamente con altre attività predatorie, dalla produzione di armi alle operazioni di alta finanza…

Probabilmente sarà per il fatto che, per approcciarsi razionalmente come ribadito nell’articolo, è inutile riportare un qualche riferimento concreto poiché i lettori, ignoranti e incapaci di applicare il concetto di significatività statistica, difficilmente comprenderanno l’importanza diretta ed indiretta di fermare questo virus grazie a questi vaccini O.G.M .

Preferendo un approccio ragionevole che si misuri sulla realtà, vi invito a prendere in esame seriamente i tabù dell’affare vaccini anti-Covid (efficacia reale, durata temporale e risarcimenti in caso di danni) e, per ultimo, lascio il finale a piccoli passaggi significativi, sgocciolati dalla propaganda quotidiana di regime e affiliati.

Ministro Enrico Giovannini, 18/03/2021 a Porta a Porta: …Attenzione, perché anche in altri Paesi non è che chi ha avuto il vaccino non possa trasmettere il virus, questo ci dicono gli studi, quindi non possiamo dire una volta tutti vaccinati il problema è risolto…

Dott. Lo Palco, 1/04/2021 a Piazza Pulita: …Lo abbiamo visto, lo abbiamo visto che alcuni medici vaccinati hanno comunque portato il virus in alcuni reparti…

Prof. Galli, 4/04/2021 a Otto e mezzo: …Attualmente abbiamo, ahimè purtroppo, delle reinfezioni degli stessi vaccinati dati da variante inglese, le segnalazioni sono ormai parecchie, niente di grave perché sono quasi tutte infezioni blande…

Vaccinati ma muoiono di Covid, “Il Giornale”, 1/04/2021: https://www.ilgiornale.it/news/mondo/malta-sei-persone-morte-covid-nonostante-avessero-completato-1935437.html

Regno Unito, dopo il vaccino 704 morti. Ma la percentuale è molto più bassa dei decessi per Covid, 3/04/21: https://www.iltempo.it/esteri/2021/04/03/news/regno-unito-morti-vaccino-pfizer-astrazeneca-virus-covid-26772187/

Vaccino Pfizer, anziana morta dopo tre ore: era guarita dal Covid un mese prima, 12/04/2021: https://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/vaccino-pfizer-anziana-morta-dopo-guarita-covid-3264008/

1 Conferenza stampa Ema 18 marzo 2021 https://www.youtube.com/watch?v=qYmP02SIQNI

…The track review of the cases of thrombosis combined with thrombocytopenia has shown a predominance in some groups and notably in women and younger women, however at the moment it`s still premature to conclude on a very specific group because the background rik of thrombosis may be different in this group but it also be the case that more people have been vaccinated in this specific group for example reflecting the predominance of younger women know in the different member states different vaccination campaigns have been going on so the potential for the different levels is being of further evaluations like highlightned before and if minimization options are this will of course be further communicated.

2 https://nobufale.it/2021/03/21/vaccino-astrazeneca-casi-avversi-smascherate-le-fake-news-del-tg7-e-del-tg1/

3 https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/30/astrazeneca-la-germania-aggiorna-le-prescrizioni-sospese-le-vaccinazioni-a-chi-ha-meno-di-60-anni/6150092/

4 https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/canada-sospende-astrazeneca-under-55-dd652a9c-fee4-4a10-aa2a-46d5264cb24c.html

5 https://www.iltempo.it/esteri/2021/04/03/news/olanda-astrazeneca-sospeso-vaccino-morti-trombosi-fino-al-7-aprile-sprecare-dosi-26773043/

6 https://www.huffingtonpost.it/entry/astrazeneca-manda-di-nuovo-in-tilt-leuropa-disastro-ema_it_606c76f5c5b66c4ab6b787f6?utm_hp_ref=it-homepage

7 https://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/21_aprile_08/vaccino-astrazeneca-ema-domande-risposte-d71c6bcc-97d6-11eb-b3c4-d1c4be2a345c.shtml

8 Rimando al valido documento https://ilrovescio.info/2021/03/15/laffare-covid-tra-emergenza-spettacolare-ed-epidemia-dolosa/

9 https://www.foxnews.com/us/coronavirus-vaccination-may-be-cause-of-rare-blood-disorder-in-at-least-36-people-report

10 https://dap.ema.europa.eu/analytics/saw.dll?PortalPages https://dap.ema.europa.eu/analytics/saw.dll?PortalPages https://dap.ema.europa.eu/analytics/saw.dll?PortalPages&PortalPath=%2Fshared%2FPHV%20DAP%2F_portal%2FDAP&Action=Navigate&P0=1&P1=eq&P2=%22Line%20Listing%20Objects%22.%22Substance%20High%20Level%20Code%22&P3=1+42325700

11 https://quifinanza.it/info-utili/vaccino-johnsonjohnson-sospeso-in-usa-casi-di-trombosi/480161/

Paolo Stefanoni

Parlar di Rivoluzione… mangiando dal supermarket?

Ma parla come mangi !!!

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Questo è quello che il “popolo porco” ha sempre detto a chi parla in maniera artificiosa per mascherare la sua realtà ed è anche quello che da anni mi ronza nella testa, quando tutti i più grandi discorsi    “rivoluzionari“ “legalisti” e “illegalisti” finiscono passando o non passando dalla cassa di un supermarket, quando attaccando il Potere  si è dipendenti dal Potere non riuscendo ad andare oltre: ed è questo oltre che mi interessa!

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Come fare a sganciarmi dal giogo-gioco di “guardie e ladri” inventando qualcosa dove non ci sia posto ne per guardie ne per ladri!
Uscire dalla sopravvivenza ed entrare nella vita; dove tutto quello che fai sviluppa le tue energie, le accresce, le moltiplica, togliendo sempre più spazio al Potere togliendogli l’aria di cui si nutre si gonfia e si tronfia : dimostrare concretamente che IL RE E’ NUDO!!!
Non penso di essere il solo o da solo nella storia e in quello che viviamo ad avere questo tarlo in testa, infinite esperienze legate da un filo ideale si sono spinte in questa direzione, ma su un filo ideale, mentre il Potere concretamente fa economia, capitalizza riuscendo a lucrare, ingrassandosi, anche con quel famoso filo ideale triturando il tutto all’interno delle sue logiche di mercato.

Per fare un esempio banale ma che molti di noi hanno vissuto, i famosi anni 70, nei quali le strade, le nostre case, le nostre sedi e le nostre tasche erano piene di carte che vomitavano le peggio cose contro potere e capitale ma che in ogni caso ingrassavano le industrie cartiere.

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Ora faccio un’ipotesi altrettanto banale: se nei famosi anni 70 ci fosse stata una nostra cooperativa di cartieri o una cartiera socializzata magari parte di quella tonnellata di miliardi sarebbe rimasta all’interno di un nostro circuito economico magari reinvestita, così incominciando a creare le basi concrete di un’altra economia. Se poi, questa banale ipotesi si allargasse ad un arco storico più ampio magari alle nostre origini, tenendo conto dei quantitativi umani influenzati dalle nostre idee e dei loro relativi bisogni ci resta facile immaginare i risultati; molto probabilmente non avremmo più un mondo nuovo solo nei nostri cuori ma lo avremmo anche intorno a noi; sicuramente almeno per un pezzettino ( quel poco di Anarchia possibile come qualcuno diceva).

Ma la Storia non si fa con i “se” ma nemmeno rincorrendo lucciole scambiandole per lanterne, io penso che si faccia molto più banalmente, collegando tra di loro in maniera intelligente piccole cose che diventano parti di un progetto concreto e preciso di trasformazione sociale e non di un ipotesi filosofica ( e, come dice sempre quel famoso “popolo porco” la filosofia non riempie la pancia, considerando sempre che, un sacco vuoto non sta in piedi manco da solo )

A questo punto, i “Puristi del Pensiero“ e i cultori della politica ovvero, come dice sempre quel famoso “popolo porco” del quale mi onoro di far parte, dell’arte di fregare il prossimo insorgeranno accusandomi di “anarchismo bottegaio“ cosa che mi inorgoglisce visto che sono un anarchigiano. E…poi…tanto per tagliar corto, vorrei consigliare a chi eventualmente avesse perso memoria di dare una guardatina alle nostre origini e a quella dell’Internazionale dei Lavoratori.

Chiuso i preamboli veniamo al dunque: Da anni ormai, rianalizzando l’ultima sconfitta disastrosa subita e vissuta direttamente nell’anni 70, mi son ritrovato a pensare che l’unico modo per battere il Capitalismo sia batterlo lì dove lui fonda le sue radici, dove trova la sua linfa vitale, dove si costituisce ovvero l’economia; costruire un’ economia diversa, che garantisca l’espressione di una socialità diversa, che trasformi il quotidiano giorno dopo giorno elevando sempre più la qualità della vita, che dimostri in maniera inequivocabile che si può, che l’utopia è un’invenzione del Potere, che l’Emancipazione è realmente nelle nostre mani, che la Rivoluzione è una cosa banale come andare a lavorare e che quindi tutti la possono fare giorno dopo giorno strappandola, finalmente, dalle mani degl’Eroi!.. e, che dà anche, più capacità, forza e resistenza nello scontro diretto e quotidiano col “padrone”.

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Da anni ormai, in molti, in modi diversi e in cose diverse abbiamo cercato di costruirci qualcosa che fosse più in relazione con le nostre idee e con le nostre esigenze, chi in ambiti rurali e chi in ambiti urbani, abbiamo costruito una ricchezza culturale e materiale abbattendo il muro tra lavoro manuale e lavoro intellettuale, il che non è poco, ora bisogna incominciare ad allargarsi altrimenti rischiamo di rimanere schiacciati dal peso della nostra stessa fatica, dei nostri anni e di un mondo balordo sempre più difficile da ribaltare, diventando di fatto la peggior propaganda di noi stessi perché fatta solo di sconfitte.

Da un po’ di tempo abbiamo incominciato a confrontarci sulle nostre esperienze, verificando la necessità di collettivizzare i nostri percorsi in modo da renderli più visibili e quindi accessibili, l’Autogestione è tornata finalmente come necessità unica ed essenziale per costruire un percorso di Emancipazione e il Mutualismo è la spina dorsale di questo percorso.
Attrezzare l’economia che già abbiamo e che necessita sviluppare deve essere il nostro impegno per dare base concreta della società AUTOGESTITA che vogliamo e, l’Anarchismo torni ad essere, finalmente, la Pratica dell’Emancipazione Sociale!

Gino Ancona
Sindacato Arti & Mestieri
U.S.I.-A.I.T.
Tel. 333 4124262

rivoltalibera@libero.it

A proposito di Spacci Popolari Autogestiti

Sempre per quella famosa questione della serie – complichiamo tutto così non se ne fa niente – scrivo per cercare di semplificare e quindi fare.

Da sempre, in linea di massima, i Compagni lavorano per il Capitale ( in termini concreti ) sia come produttori che come consumatori ( del resto quello che il Capitale ha bisogno ), riservandosi una certa “libertà” mentale per sostenere momenti di critica che può assumere anche forma di ribellione ma che rimane strettamente vincolata e dipendente da quello che in concreto si produce – Capitale -.

Mi viene a mente, quello che troppo spesso mi son sentito dire da Compagni più avanti di me, quando, da ragazzino, li interrogavo sul che fare e la risposta, in sintesi, era sempre la stessa – propagandare l’Idea! perché finché non abbatteremo questa società infame tutto quello che faremo non verrà dalla fonte della Libertà e non sarà fonte di Libertà – il che sembra riconfermare la questione di sopra.

Nel frattempo ci sono Compagni che per motivi diversi o per avversione quotidiana a questa società sì son ritrovati a lavorare in proprio in settori diversi, dall’agricoltura ai servizi e per necessità di sopravvivenza il loro lavoro viene ugualmente venduto al Capitale, mentre altri Compagni sempre per sopravvivere sono costretti a comprare dal Capitale, magari, le stesse cose che quegl’altri Compagni hanno prodotto, tutta l’operazione ha un aggravio di costi tutto a beneficio del Capitale.

La cosa più divertente è che questi compagni s’incontrano spesso per complottare contro il Capitale, propagandando l’Idea, mettono su “organizzazioni” per liberare il lavoro dalla tirannia del Capitale e per dirindindina non riescono ad organizzarsi per arricchire meno il Capitale risparmiando sulla spesa e poi si lamentano pure che – non hanno i soldi per propagandare L’Idea, come meriterebbe, mentre il Capitale riesce sempre perché ha i soldi – .

Beh.. gli S.P.A. ( Spacci Popolari Autogestiti ) sono l’anello economico di congiunzione tra Compagni ( per incominciare e poi si vede ) per sottrarre quante più energie possibili al Capitale rimettendole in circolo tra Compagni migliorandoci l’esistenza … e … vi assicuro che anche l’Idea ne viene a guadagnare.

per la Rivoluzione Sociale
Gino Ancona
Arti e Mestieri U.S.I. – A.I.T.