Addio Gino

Ci ha lasciato Luigi Ancona, per tutti Gino.

A Bitonto e fuori lo conoscevano tutti.

Restauratore con un passato nel teatro, è sempre stato in prima linea quando si trattava di proteggere il bene comune, anche a costo di azioni clamorose.

Un artista, difensore della bellezza e nemico delle ingiustizie, un uomo dal senso civico immenso che ha combattuto mille epiche battaglie in solitudine.

«Essere anarchici è mettere ordine nella complessità della vita e correggerla giorno per giorno: la rivoluzione non si realizza dall’oggi al domani e non può essere violenta»

«L’anarchismo non è un’ideologia, ma un metodo per favorire gradualmente l’ emancipazione dell’uomo da ogni potere e si muove contro ogni logica di schematizzazione dell’esistenza. C’è bisogno di coordinare i vari mestieri e renderli il più indipendenti possibili, visto che il potere sfrutta l’impossibilità della gente a costruirsi un futuro. È necessario dunque essere rivoltosi non solo nel tempo libero, ma 24 ore su 24, senza isolarsi dal mondo».

E tra i tanti episodi che lo hanno visto protagonista, non si può non ricordare la famosa protesta dell’inverno 2004 contro i parcheggi interrati in piazza Moro, sempre nella sua Bitonto. «Si trattava di opere faraoniche ed inutili – spiega – ma nessun giornale mi dette retta fino a quando non mi accampai in piazza, iniziando uno sciopero della fame durato 43 giorni».

«Le forze dell’ordine tentarono di arrestarmi durante un comizio di Nichi Vendola, ma i cittadini insorsero. Rischiai addirittura il trattamento sanitario obbligatorio», racconta Ancona, in seguito assolto per la sua opera di controinformazione solitaria.

Viva la morte, viva la libertà, viva l’anarchia, viva Gino Ancona!

Un secolo dopo

100 anni di farsismo

Il potere Tretti

Il nuovo governo Terminator ha iniziato a fingere di guidare l’Italia in una fase tanto rovente quanto delicata della quarta guerra mondiale, passibile di una probabile dinamica da seconda guerra fredda o di un possibile Big bang nucleare. ii
Dopo il pionieristico golpe bianco iii di Conte, Mario Draghi (con il Peggiore dei Governi) aveva lavorato sodo affinché il ruolo della destra, recitando oppofinzione quel tanto che basta, venisse completamente sdoganato, per agire agevolmente all’insegna del sovranismo gattopardesco di cui si fa portatrice. iv
Il via libera dell’élite dominante nordamericana si era recentemente manifestato con le esternazioni bipartisan da parte di Hillary Clinton e Steve Bannon (presunti acerrimi nemici). v
A Fratelli d’Italia non restava che vincere facile, sulla base delle più evidenti menzogne e discriminazioni intrapopolari del secolo in corso, ovviamente rimanendo riconoscente per il benservito. vi
Curioso che ciò avvenga in maniera parallela alla celebrazione del falso mito storico della Marcia su Roma, sedimentato nei libri scolastici e ancora oggi avvalorato dai mezzi di disinformazione nazionale. vii
Ma come 100 anni fa, indispensabile a questo risultato è l’opera delle forze di sinistra, pressoché organiche, o meglio, vere e proprie assistenti operative di questo avvento autoritario in direzione totalitaria.
Similmente, ora come allora, ne hanno creato le precondizioni.

Un riassunto essenziale per “accettare” la Storia…
Alla vigilia del fascismo cento anni fa, Partiti, Organizzazioni e Sindacati di sinistra chiudono gli occhi davanti agli atti criminali dei non numerosissimi ma scalmanati e indisturbati fascisti, sottoscrivendo il Patto di Pacificazione il 3 agosto 1921. viii
Le prepotenze, comunque, continuano e aumentano. ix
La risposta popolare alle violenze, costituita dagli Arditi del Popolo, sostenuti solo dall’Unione Sindacale Italiana e dall’Unione Anarchica Italiana, viene sistematicamente stigmatizzata, osteggiata e boicottata da CGdL, Partito Socialista e Partito Comunista, che di fatto spianano la strada al mutuo rafforzamento in corso tra cosiddette Forze dell’ordine, Monarchia e squadrismo spesato dagli industriali. x
Tale resistenza ante litteram aveva la stoffa di ribaltare le sorti del golpe venturo, come dimostrato a Parma, dove la popolazione sostenendo solo 350 Arditi, cacciava dalla città Italo Balbo e 10000 sgherri, sebbene armati e ingagliarditi da una presenza numerosa, così come in altre città. xi

Ma il biennio rosso aveva insegnato alla classe padronale a tremare ed a tramare, da qui la scelta di puntare grosso sulla ferocia idiota del minoritario ed esaltato movimento fascista, che ben presto catalizza e incanala parte delle stesse forze rivoluzionarie in una controrivoluzione preventiva, mascherata di tragicomico. xii
La cosiddetta Marcia su Roma fu, in realtà, una pantomima penosa, inconsistente sul piano storico, ma che venne rimaneggiata dal grande attore Mussolini e dall’orchestrazione della propaganda di regime negli anni successivi e presa per seria fino ai giorni nostri. xiii
Bisogna tenere conto che l’idea originariamente era stata pensata in altri termini due anni prima, sull’onda dell’entusiasmo e del fermento generato nella Reggenza italiana del Carnaro di D`Annunzio, per il quale il sindacalista rivoluzionario della Federazione dei Lavoratori del Mare Giuseppe Giulietti, aveva progettato una rivolta di tutte le forze storiche ed emergenti (alla cui testa proponeva nientemeno che l’anarchico Errico Malatesta) sotto forma di marcia da Fiume a Roma, come conferma popolare della Rivoluzione già in atto, attraverso le forme di socialismo pratiche che si stavano diffondendo nel 1919-20. xiv

Questa eventualità venne però negata dai socialisti di Giacinto Maria Serrani e da Mussolini, che ne avrebbe approfittato successivamente appropriandosene (come di mille altre idee: la predazione di stampo fascista di immaginario, simboli e mode si cronicizzerà come abitudinaria fino ai giorni nostri) stravolgendola e spettacolarizzandola ai propri fini, a copertura dell’inciucio filo reazionario che lo porterà al successo. xv
Lasciando senza risposte tale buffonata e anzi inscenandone un’altra sterile e controproducente come la scelta aventiniana, gli stessi oppositori parlamentari contribuiscono a far straripare il fascismo ai settori politici contigui, consacrandone il campo libero. xvi
Poi vent’anni di guerre, saccheggi, stragi, omicidi, torture, rapine, deportazioni, internamenti in lager e manicomi, stupri.
Mai scientificamente contate le vittime, dagli oppositori sociali e politici prima e altre minoranze seguite da eritrei, libici, etiopi, iugoslavi, zingari (mai risarciti o riconosciuti dignitosamente, anzi minimizzati, relativizzati, insabbiati) e gli ebrei, gli unici ad essere ricordati con una certa decenza. xvii
Crimini contro l’umanità, risolti candidamente grazie all’amnistia di Togliatti che chiude il cerchio nel dopoguerra salvaguardando i responsabili e permettendone l’avvio a carriere politiche e professionali, perlopiù in ruoli dirigenziali e polizieschi. xviii
Per Churchill, evitare una Norimberga italiana, vuol dire evitare scandali epocali che potrebbero portare alla luce l’identità dell’agente dei servizi segreti britannici “Il conte” e tutti gli intrallazzi britannici accessori al fascismo. xix
Nei successivi 50 anni la scia di crimini generati nel groviglio di servizi segreti britannici e italiani, CIA, massonerie, mafie, fascisti e altri gruppi armati di destra e sinistra, ricorda costantemente, con la Strategia della Tensione, quanto sia bananas la Repubblica italiana. xx
Gli ultimi 30 anni caratterizzano un ruolo di distrazione e avanguardia neoliberista della sinistra armata di un trasformismo arrogantemente atlantista, falsamente umanitarista, orgogliosamente deviante, servo delle peggiori organizzazioni internazionali, delle lobby finanziarie, farmaceutiche,
guerrafondaie e autore di innumerevoli gag, di cui quella più abusata è un jolly: l’atteggiamento responsabile. xxi

Da sottolineare, infine, è la totale assenza di progettualità strategica in campo anarchico.
Stupirsi per la spudoratezza dei crimini omnipartisan negli ultimi 3 anni è sintomo quantomeno di ingenuità e ignoranza, bonariamente scrivendo.
La nuova maggioranza molto probabilmente avrà un ruolo estremamente esecutivo in un contesto predisposto a poca arbitrarietà (artificiali carestie, mancanze idriche, speculazioni energetiche, cambiamenti climatici, indebolimento della salute … ), molto si giocherà sulle abilità di trasmissione
degli ordini facendoli passare per informazione o comunicazioni di servizio, per gestire a modo il presente e quello che viene prospettato come imminente o futuro molto prossimo: emergenza inflattiva ed energetica, razionamenti idrici e alimentari, guerre, proteste …
Vecchie e nuove crisi virali, meteorologiche, idriche, alimentari ed energetiche, saranno gestite con tutti i mezzi che (non) possiamo immaginare: dai semplici interventi socio economici ad altri metodi più consoni, che nel contesto di emergenze (programmate) saranno percepiti come sacrosanti.
In fondo l’aumento delle spese militari potrebbe essere funzionale anche a questo.

Paolo Stefanoni

i https://artiemestieri.info/un-secolo-dopo/
ii https://www.rainews.it/video/2022/10/la-scampanellata-decisa-di-giorgia-meloni-inizia-cos-il-nuovo-governo-0274034c-4c46-469f-aaca-0416ea31145e.html
iii https://dizionario.internazionale.it/parola/golpe-bianco
iv https://www.corriere.it/politica/22_ottobre_23/governo-continuita-draghi-meloni-18f710de-5305-11ed-9995-eee0d5da864b.shtml
v https://www.agi.it/estero/news/2022-09-02/clinton-meloni-elezioni-rottura-passato-17929195/
https://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/33105035/giorgia-meloni-steve-bannon-combattera-cina-vincera.html
vi https://video.corriere.it/politica/meloni-ringrazia-mattarella-draghi-applausi-trasversali-camera/0202cd7e-5449-11ed-a58a-ad027d5a5146
vii https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/10/04/e-mussolini-stronco-la-marcia-su-roma/6826803/
viii https://it.wikipedia.org/wiki/Patto_di_pacificazione
https://patrimonio.archivio.senato.it/inventario/scheda/presidenti-del-senato/IT-AFS-058-000132/il-patto-pacificazionefascisti-e-socialisti-estate-1921#lg=1&slide=3
ix https://www.avantionline.it/gli-arditi-del-popolo-e-il-bluff-di-mussolini/
x https://www.nuovatlantide.org/gli-arditi-del-popolo/
xi https://www.anarcopedia.org/index.php/Difesa_di_Parma_del_1922
xii https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/11/09/e-il-fascismo-divento-partito-cosi-mussolini-volto-le-spalle-almovimento-anti-establishment-e-scelse-la-fedelta-ai-gruppi-di-potere/6385663/
xiii https://www.oval.media/it/923fc61c-21af-4601-af4d-101e2b202549/
xiv https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Giulietti_(sindacalista)#cite_note-hughes-4
https://montemaggi.it/giulietti-dannunzio-e-la-marcia-su-roma/
xv https://ilbolive.unipd.it/it/news/1922-lombra-nera-sulla-storia
xvi https://www.treccani.it/enciclopedia/secessione-dell-aventino_(Dizionario-di-Storia)/
https://it.wikipedia.org/wiki/Secessione_dell%27Aventino
xvii https://www.labottegadelbarbieri.org/i-crimini-resi-invisibili-dei-fascisti-italiani-intervista-a/
xviii https://it.wikipedia.org/wiki/Amnistia_Togliatti
https://www.ilpost.it/2016/06/22/amnistia-togliatti/
xix https://www.resistenze.org/sito/os/ip/osipml24-025647.htm
xx https://www.fattiperlastoria.it/strategia-della-tensione/
xxi https://www.ilmessaggero.it/video/invista/coronavirus_conte_continuare_atteggiamenti_responsabili-5384559.html
https://www.fanpage.it/politica/letta-dice-che-il-pd-e-il-partito-della-responsabilita-a-differenza-di-tutti-gli-altri/
https://www.ilfoglio.it/politica/2022/08/23/news/una-piccola-oligarchia-ma-responsabile-il-pd-merita-il-voto-perquello-che-non-e–4349345/

Guerra alla guerra!

ALBERTO MESCHI

Il 27 maggio 1879 nacque a Borgo San Donnino (PR) Alberto Meschi, l’unico anarchico tra i 35 militari e civili coinvolti nel “processo di Pradamano” (agosto 1917) per propaganda pacifista, ben 8 dei quali erano di Schio.Dopo avere lavorato come muratore a La Spezia nel 1905, in seguito alla sconfitta di un’agitazione volta a ottenere una riduzione dell’orario di lavoro, emigrò in Argentina, dove entrò nel Comitato esecutivo della Federazione anarcosindacalista argentina, partecipando alla redazione del giornale “Organisaciòn obrera”.Rientrato in Italia nel 1911, assunse la direzione della Camera del Lavoro di Carrara, capeggiando le proteste dei cavatori aderenti all’USI e sconfiggendo la frazione interventista guidata da Alceste De Ambris.Nel dicembre 1915, dopo avere scontato una condanna a 6 mesi per attentato alla libertà del lavoro, fu chiamato sotto le armi e inquadrato nel 91° Rgt. Fanteria di stanza a Sondrio.Il 10 maggio 1917 fu sorpreso a ritirare in un caffè di Sondrio due copie del giornale “Sempre guerra di classe”. In seguito anche all’intercettazione di una lettera contenente alcune considerazioni in merito alla conferenza di Stoccolma, fu tratto in arresto e destinato in Libia, ma durante il trasferimento coatto, a Bologna, fu raggiunto da un mandato di cattura del Tribunale di Guerra del XXIV Corpo d’Armata e condotto nelle carceri di Pradamano (UD).Benché il Pubblico Ministero avesse chiesto per lui una condanna a 5 anni di carcere militare, Alberto Meschi fu assolto per non aver commesso il reato di tradimento. Spedito al fronte, fu catturato dagli austriaci e internato in un campo di concentramento sui Carpazi. Rilasciato dopo la fine del conflitto, riprese il lavoro e l’attività sindacale, ma a seguito di ripetute aggressioni da parte degli squadristi di Renato Ricci dovette emigrare in Francia, dove collaborò con la Lega per i diritti dell’uomo (LIDU).Allo scoppio della guerra civile spagnola attraversò i Pirenei e, alla non più verde età di 57 anni, si arruolò nella colonna “Ascaso”, con la quale combatté fino alla caduta della Repubblica. Riparato in Francia fu internato nel campo di raccolta di Noé, in Alta Garonna, dal quale riuscì a fuggire alla fine del 1943.Dopo la fine della guerra fu incaricato di dirigere la Camera del Lavoro di Carrara, dedicandosi alla pubblicazione del foglio sindacale “Il Libertario”, fino alla morte avvenuta l’11 dicembre 1958.

UGO DE GRANDIS, Guerra alla guerra! I socialisti scledensi e vicentini al “processo di Pradamano” (luglio-agosto 1917), Centrostampaschio, Schio 2017

Un secolo dopo

Gino Ancona

3 agosto 2021

Esattamente un secolo è passato da quando la sinistra consegnò l’Italia nelle mani di Benito Mussolini. I “patti di pacificazione” furono firmati dai socialisti ma tutta la sinistra, con la sua strutturale ignavia a servizio del potere, ne fu complice. Tutto quello che il fascismo ha potuto fare e che l’umanità ha subito e continua a subire, ha nella sinistra i principali responsabili.

I “patti di pacificazione” furono lo strumento politico con il quale si liquidò la Rivoluzione in corso in Italia, si isolarono le Gloriose Resistenze raccolte intorno agli Arditi del Popolo, si resero inefficaci le capacità organizzative della gloriosa Unione Sindacale Italiana, mentre si diede legittimità politica e libertà d’azione, a Mussolini e alle sue bande di delinquenti.
La Storia si ripete sempre due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa.

Infatti ora siamo alla farsa, la sinistra che costruisce direttamente un fascismo mentre i fascisti inneggiano alla libertà.
I conti con la Storia sono sempre aperti e di certo non sono stati chiusi con l’ignobile farsa di una pensilina di un distributore di benzina in Piazza Loreto.
La Storia è di chi la fa gli altri la subiscono e la Storia di certo non si fa facendo chiacchiere su chi la sta facendo.

Gino Ancona

L’isolamento del virus una farsa

Articolo e video a cura del Dr. Stefano Scoglio, Ph.D.


Sono partito già dal Marzo 2020 col denunciare che il presunto isolamento del SARS-Cov2, eseguito in primis dall’equipe del Chinese Center for Disease Control (CCDC) sotto il nome Zhu N. et al., non era affatto un isolamento, perché non c’era nessuna purificazione del virus, ma solo la messa in coltura su cellule di rene di scimmia del liquido bronco-alveolare di alcuni pazienti affetti da polmonite. Come dissi allora, quel liquido bronco-alveolare, più o meno centrifugato, conteneva circa 30 miliardi di particelle simil-virali, la maggior parte dei quali di origine umana (esosomi, vescicole extra-cellulari, etc)., che veniva poi messo in coltura su cellule di rene di scimmia Vero E6.

Uno potrebbe obiettare: ma chi se ne frega se è stato isolato, il virus c’è e ammala. Ma è proprio qui il problema: per poter dire che la causa di una malattia è un virus, e non tanti altri possibili fattori, come quelli alimentari, ambientali e iatrogeni (causati dai farmaci e dalle terapie stesse), occorre prima identificare il virus, il che significa isolarlo/purificarlo estraendolo dalla enorme massa di miliardi di particelle simil-virali presenti nel liquido del paziente; e poi, una volta isolato, verificare che sia patogeno, che possa far ammalare, il che è possibile solo se io testo su una cavia un materiale composto quasi esclusivamente dal virus, perché se anche ci fosse un effetto patogeno, se il materiale da me testato è grandemente eterogeneo, cioè composto di un grande numero di altri possibili fattori, non si potrà mai sapere se quel virus che ipotizzo essere la causa della malattia (in questo caso, Covid) ne sia veramente la causa. In sintesi, questa è l’essenza di quei principi fondamentali della microbiologia che si chiamano i Postulati di Koch.


In miei precedenti scritti (e in maniera ancora più dettagliata nel libro che sto per pubblicare) ho mostrato come tali Postulati di Koch non siano stati minimamente soddisfatti dai ricercatori, e dunque non c’è nessuna possibilità di affermare, con nessun grado neppure di probabilità, che le polmoniti bilaterali interstiziali e le trombo-embolie polmonari, che costituiscono l’essenza della malattia Covid (e che sono sempre esistite, e prima del 2020 si chiamavano col loro nome proprio) siano causate da un virus, e tantomeno dallo specifico virus SARS-Cov2.

Sono stato attaccato anche duramente per questa mia posizione, tacciata come negazionista, ma i veri negazionisti sono coloro che negano la vera scienza, volendo far passare per certo e provato solo ciò che è una mera ipotesi. Oggi, la mia posizione è definitivamente confermata da uno dei più importanti organi della sanità mainstream mondiale, il Center for Disease Control, o CDC, americano.



Dopo la comparsa della discussione sul presunto virus, già nel 2020 sono iniziate ad accadere cose strane. Nell’Aprile 2020, la Commissione Europea rilascia la seguente dichiarazione:

“Since no virus isolates with a quantified amount of the SARS-CoV-2 are currently available…”.1

“Poiché nessun isolato con un ammontare quantificato di SARS-Cov2 è attualmente disponibile…”.

E qualche tempo dopo, nel Luglio 2020, la stessa cosa viene ripetuta dal CDC americano:

“Since no quantified virus isolates of the 2019-nCoV are currently available…”.2

“Poiché nessun isolato virale quantificato è attualmente disponibile”.

Utilizzai l’affermazione per mostrare come il non isolamento del virus fosse confermato anche dalle principali istituzioni. E tuttavia, la dichiarazione era strana, perché, anche se si affermava che non esisteva nessuna quantificazione del virus, si parlava comunque ancora di “isolati”.

La stranezza sta nel fatto che, a rigor di logica, un isolato è intrinsecamente quantificato: isolamento significa separazione di un qualsiasi materiale, molecola o organismo dall’intero complesso di cui fa parte; pertanto, idealmente l’isolato .

Costituisce il 100% del nuovo materiale isolato che si ottiene. Può darsi che non si possa raggiungere il 100% per la presenza di qualche impurità, ma comunque si parlerebbe di un isolato al +/- 95%. Questo non sarebbe ideale, perché se io devo essere certo che un certo batterio o “virus” sia patogeno, ne devo testare la patogenicità nel suo stato di isolato puro, o mi resta sempre il dubbio che l’eventuale effetto patogeno possa essere dovuto alle impurità presenti. Ma potrei almeno parlare di una probabilità molto elevata, al 95%.


La principale obiezione dei virologi a realizzare questi isolati purificati è che i virus non possono sussistere al di fuori delle cellule ospiti, e quindi non si possono “isolare” se non attraverso delle colture cellulari. Si tratta di un’obiezione infondata: il presunto virus non è un organismo vivente, quindi non può morire, è una molecola, e dunque se isolato, per quanto non proliferi, mantiene la sua struttura, è può dunque riattivarsi una volta messo su altre cellule. E questo consentirebbe di definire il virus, sequenziarne il genoma in modo corretto, e a quel punto ritrovarlo e quantificarlo nelle colture cellulari in cui lo si pone dopo averlo isolato. Senza nessun previo isolamento, la messa in coltura è messa in coltura di Dio solo sa cosa!

Anche volendo adeguarsi alla modifica dei postulati di Koch effettuata da Rivers nel 1937, si può anche ammettere che, per le prove di patogenicità, si utilizzino non il virus isolato ma le colture cellulari in cui si farebbe proliferare il virus, ma per poter avere la certezza che quelle sono colture cellulari di uno specifico virus, occorre prima conoscere il virus, che dunque deve essere preventivamente isolato/purificato.

Insomma, senza previo isolamento/purificazione del virus tutto ciò che ne ne consegue non ha alcun senso. Ecco perché affermare di aver prodotto un isolato non quantificato non ha alcun senso, è una contraddizione in termini. Contraddizione che esplode in tutta la sua gravità in un recente documento ufficiale dello stesso CDC.

Il CDC americano ha risposto a due richieste sull’isolamento del virus avanzate sulla base del Freedom of Information Act (FOIA). Questa è la risposta alla prima:

dipartimento salute

Qui, la frase chiave è: 

“The SARS-Cov2 virus may be isolated from human clinical specimens  by culturing in cells.”  

“Il virus SARS-Cov2 può essere isolato da campioni umani clinici  coltivandolo in coltura cellulare.” 

Questo conferma quello che sospettavamo, e che sono andato ripetendo in questi  ultimi mesi: laddove l’isolamento è un procedimento di sottrazione, ovvero tu  sottrai ciò che vuoi isolare dal complesso di cui fa parte, qui l’isolamento viene  identificato con un procedimento moltiplicativo, la messa in coltura, che è l’esatto  opposto dell’isolamento. 

In una seconda richiesta FOIA, questo elemento è stato ulteriormente  specificato, perché chi ha sottoposto la richiesta ha addirittura riportato la  definizione di isolamento del vocabolario proprio per evitare che si giocasse sulla  terminologia:  

isolate


Quindi, la richiesta è specifica, e si chiede se il virus è stato isolato secondo la  definizione comune di “isolamento”, come riportata nel vocabolario:  “to set apart from others” – “Separare dagli altri”;  

“Select among others – to separate from another substance so as to obtain  pure or in a free state” –

“Selezionare tra gli altri – separare da un’altra sostanza in modo da ottenere  un elemento puro o in uno stato libero.”
   

A questo punto la richiesta è ineludibile, e questa è la sorprendente riposta  del CDC (il documento completo è allegato in appendice): 

isolate

La definizione di “isolamento” fornita nella richiesta è al di fuori di  ciò che è possibile in virologia, dato che i virus hanno bisogno delle  cellule per replicarsi, e le cellule hanno bisogno di cibo liquido. Tuttavia, il  virus SARS-Cov2 può essere isolato da un campione clinico umano  mettendolo in coltura cellulare, che è la definizione di isolamento  utilizzata in microbiologia…”  

Quindi, quando i virologi dicono che hanno isolato un virus, non intendono  dire che l’hanno purificato, separato dal resto del materiale organico in cui si trova.  No, intendono l’opposto, ovvero per loro isolare significa moltiplicare, cercare di far  proliferare, l’esatto contrario del significato del termine “isolamento”.  

Ad esempio, questa è la risposta degli scienziati cinesi dell’equipe che, per  la prima volta al mondo hanno detto di aver isolato il SARS_Cov2 , ad una 3 richiesta di chiarimento avanzata dal mio amico e giornalista tedesco Torsten  Engelbrecht:  

Alla domanda se l’ultra-Alla domanda se l’ultra-centrifugazione del campione biologico dei pazienti  effettuata dai ricercatori cinesi fosse stata fatta in gradiente di densità (una tecnica usata per la purificazione di materiale biologico), i ricercatori rispondono:  

“Come detto sopra, i campioni sono stati arricchiti piuttosto che purificati…”  

Questo conferma quello che ho detto sopra: il processo normalmente  utilizzato in virologia non purifica, ovvero non sottrae, ma arricchisce, ovvero  moltiplica il già super-complesso secreto del paziente in una coltura cellulare  altrettanto complessa, dato che le stesse cellule di rene di scimmia hanno la  stessa complessità genica e molecolare delle cellule umane del paziente.  

La dichiarazione del CDC vista sopra rappresenta una conferma eclatante e  a questo punto indiscutibile: i virus non possono essere isolati, non nel senso  corretto del termine, perché ciò è “…al di fuori di ciò che è possibile in virologia”.  

Abbiamo già risposto alla misera scusa con cui il CDC giustifica questa  impossibilità a isolare, secondo cui i virus hanno bisogno delle cellule per replicarsi, ma ripetiamo : il CDC afferma che i virus hanno bisogno delle cellule per  “replicarsi”, non per sopravvivere, proprio perché il virus, non essendo un  organismo vivente, non può morire, è una molecola di acido nucleico in una  capsula lipoproteica. In quanto tale, il presunto virus può essere isolato come  qualsiasi altra molecola, e come per tutte le molecole la loro attività è data dalla  loro struttura. Quindi, isolando un presunto virus integro, che mantiene la sua  struttura, dopo averlo purificato e analizzato, lo si può mettere in coltura su cellule  sane, e usare quella coltura per le prove di patogenicità.  

La cosa sorprendente è che gli esosomi, che sono indistinguibili dai virus e  hanno la stessa dimensione e struttura dei presunti virus , sono invece isolati in 4 modo corretto. E allora perché i virologi non fanno lo stesso? Forse perché 5 dovrebbero ammettere che cercando di isolare potenziali virus super-tossici in  realtà non fanno che isolare innocui esosomi? Questo porterebbe a prove di  patogenicità in cui la tossicità e l’effetto patogeno sarebbe del tutto assente, e  questo porrebbe in una crisi esiziale le stesse fondazioni della virologia. 

E così, i virologi si ostinano a generare colture indistinte, senza nessuna  conoscenza preliminare del virus che si vuole testare, con prove di patogenicità del  tutto manipolate e truccate.  

I virologi affermano che c’è un virus patogeno nella coltura cellulare perché  le cellule Vero (di rene di scimmia), su cui viene immesso l’estratto di secreto del  paziente, dopo 3 o 5 gg iniziano a morire. Questa sarebbe la prova, senza nessun  preliminare isolamento del virus, che nel secreto del paziente si ha un virus  patogeno che uccide le cellule Vero. Ma soprattutto, tutte le volte che vien fatto  questo esperimento di “isolamento virologico” attraverso la prova degli effetti  citopatici (patogenicità cellulare) su cellule Vero, i virologi non si preoccupano mai  di fare un test di controllo adeguato e corretto, per verificare cosa succederebbe  alle stesse cellule Vero senza l’immissione di nessun liquido del paziente.  

A volte il controllo viene fatto, ma in modo manipolatorio: come sottolineai in  un articolo scritto sul presunto primo isolamento del virus da parte dell’equipe cinese di Zhu et al. , i ricercatori cinesi fecero la solita coltura cellulare e trovarono 6 che dopo 4 gg le cellule Vero iniziavano a morire; mentre nel controllo, ovvero  senza nessuna immissione di materiale presuntivamente infetto, accadde la stessa  cosa, ma in 6 gg. Questo fu interpretato come indice del fatto che nella coltura  dove fu immesso materiale presuntivamente infetto c’era il virus! Ma a parte che  una differenza di 2 gg non sembra sufficiente a trarre nessuna conclusione, gli  autori nascosero il fatto che le due colture erano differenti: quelle col “virus” erano  cellule di cancro al polmone, mentre quelle del controllo erano cellule Vero di rene  di scimmia, che sono chiaramente più “robuste” e meno fragili di quelle tumorali.  Era quindi chiaro che i dati non avevano nessun valore. Ma in generale, neppure un  tale finto controllo viene eseguito.  

Le cellule di rene di scimmia sono sottoposte al test di cito-patogenicità  non in uno stato neutro, ma con l’aggiunta di antibiotici, ormoni e altri nutrienti  sintetici; e dato che tali ingredienti sono anch’essi relativamente tossici, per  confermare che la tossicità cellulare sia dovuta al virus e non ad altro, occorre  verificare in parallelo che la mistura di cellule Vero non degradi e non produca  effetti auto-tossici di per sé, senza l’intervento di nessun secreto di paziente.  Questo, però, non viene mai fatto.  

Lo ha fatto, recentemente, l’equipe del dr. Stefan Lanka, che non ha ancora  completato lo studio, mancando le fasi del passaggio al microscopio elettronico, e  del sequenziamento, ma ha diffuso i primi risultati, già estremamente significativi. 

rna

Qui sopra si vedono le diapositive delle colture cellulari sviluppate dall’equipe del  Dr. Lanka, senza l’aggiunta di nessun secreto di pazienti presuntivamente affetti da una patologia virale, ma seguendo la procedura normalmente usata  dagli stessi virologi per la coltura cellulare del presunto virus. Questa, ad esempio,  è la procedura descritta dal gruppo di ricercatori del CDC americano per  l’isolamento del SARS-Cov2:  

“Sono stati raccolti campioni clinici da un paziente che aveva acquisito il  COVID-19 durante un viaggio in Cina e che è stato identificato a Washington,  USA … I campioni di tampone nasofaringeo (NP) e orofaringeo (OP) sono stati  raccolti il terzo giorno dopo l’insorgenza dei sintomi, posti in 2-3 ml di terreno  di trasporto virale, utilizzati per la diagnosi molecolare e congelati. I campioni  confermati positivi alla PCR sono stati aliquotati e ricongelati fino all’inizio  dell’isolamento del virus … Abbiamo utilizzato cellule Vero CCL-81 per  l’isolamentoAbbiamo coltivato cellule Vero E6, Vero CCL-81, HUH 7.0,  293T, A549 e EFKB3 in Dulbecco minimal essential medium (DMEM) integrato  con siero bovino fetale inattivato al calore (5% o 10%) e antibiotici /  antimicotici … Abbiamo quindi tripsinizzato e risospeso cellule Vero in DMEM  contenente il 10% di siero bovino fetale, 2x di penicillina / streptomicina, 2x di  antibiotici / antimicotici e 2x di amfotericina B a una concentrazione di 2.5 x  105 cellule/ml … Abbiamo quindi fatto crescere le colture inoculate in un  incubatore umidificato a 37° C in un’atmosfera al 5% di CO e osservato  giornalmente gli effetti citopatici (CPE) … Quando si sono trovati CPE…  abbiamo usato 50 μL di lisato virale per l’estrazione dell’acido nucleico totale  per i test di conferma e sequenziamento “7 

 Qui si conferma di nuovo che l’isolamento corrisponde al suo contrario, alla messa  in coltura, messa in coltura che viene fatta nel modo descritto, su cellule Vero E6,  che però non sono in uno stato puro, ma miscelate con diversi ingredienti: 3  antibiotici, che vengono raddoppiati o triplicati tra la prima e la seconda fase, e  che, come dice il termine stesse, sono ingredienti “anti-vita”.  

Le diapositive del dr. Lanka mostrano nella banda superiore 4 stadi di  trattamento delle cellule Vero al giorno 1, e nella banda sottostante gli stessi 4  stadi al giorno 5. I 4 stadi della procedura sono gli stessi utilizzati in virologia, e  simili a quelli descritti nell’articolo del CDC riportato sopra, con l’unica differenza  che in questo caso non c‘è l’aggiunta di nessun secreto di paziente Covid: al  giorno 1, si parte con una coltura di cellule Vero con una piccola quantità di  antibiotico; al secondo stadio di aggiunge alla cultura un mix di nutrienti e base di  glutammina + siero bovino; al terzo stadio si raddoppia/triplica l’antibiotico, e con  questa aggiunta già al primo giorno si notano effetti di degenerazione cellulare;  che si aggravano ulteriormente quando si aggiunge anche materiale genetico di  sintesi. Agli stadi 3 e 4, dopo 5 gg, senza che sia stato immesso nessun secreto o  liquido di paziente presuntivamente patogeno, le cellule decadono nello stesso  stato di degenerazione (cito-patogenicità) che si ha quando si aggiunge il secreto  “patogeno”.  

Questo dimostra che l’effetto citotossico non è dovuto a nessun virus  patogeno presente nel secreto di un paziente, ma avviene spontaneamente per il  modo in cui è strutturata la coltura cellulare. È chiaro, quindi, perché i virologi non  fanno mai questo tipo di controllo, perché dovrebbero confessare che il secreto  pieno di presunti virus non produce nessuna tossicità ed effetto patogeno ulteriore  rispetto a quella che si ha normalmente nella cultura cellulare in sé e per sé. 

Questa è dunque la conferma definitiva, oltre alla confessione del CDC, che  nessun virus SARS-Cov2 è stato isolato, e di nessun virus si è veramente provata  la patogenicità.  

C’è un ultima frontiera a cui si possono aggrappare i virologi, quella del  microscopio elettronico. I ricercatori dell’equipe di Zhu et al., rispondendo alla  richiesta di Torsten Engelbrecht e affermando che non hanno purificato ma invece  arricchito il presunto virus, affermano implicitamente che comunque l’esistenza  del virus è provata dalle fotografie al Microscopio Elettronico (EM), e che le preparazioni del campione hanno come scopo proprio la messa a punto per  l’analisi EM. Questo è il risultato che loro citano, specificando che non si tratta di  “particelle virali sedimentate, non purificate”: 

esosoma

Ma senza avere prima isolato e analizzato il virus, come fanno a sapere che quelle  viste al microscopio elettronico sono immagini appartenenti al virus che cercano, e  non a qualche altro organismo, incluso l’organismo umano, visto che è noto che i  secreti di pazienti umani contengono particelle geniche umane (vescicole  extracellulari, esosomi, etc.) fino al 95% del materiale? Non lo sanno, è solo una 8 ipotesi fatta diventare certezza, e che nasconde completamente il fatto che  esistono fotografie al microscopio elettronico di esosomi che appaiono del tutto  uguali a quelle attribuite ai coronavirus: 

esosoma
Foto EM di esosoma

 APPENDICE –  

LA LETTERA DI RISPOSTA UFFICIALE  FIRMATA DEL CDC AMERICANO 

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European Commission, Working Document of Commission Services, Current performance of 1 COVID-19 test methods and devices and proposed performance criteria, April 16 2020, p.19. 

Center for Disease Control and Prevention, Division of Viral Diseases, CDC 2019-Novel 2 Coronavirus (2019-nCoV) Real-Time RT-PCR Diagnostic Panel, 13/07/2020, p.39). 

Zhu N et al, A Novel Coronavirus from Patients with Pneumonia in China, 2019, N Engl J Med. 3 2020 Feb 20; 382(8): 727–733.

 Giannessi F et al., The Role of Extracellular Vesicles as Allies of HIV, HCV and SARS Viruses, 4 Viruses 2020, 12, 571; pp. 572-4.

 Li P. et al., Progress in Exosome Isolation Techniques, Theranostics. 2017; 7(3): 789–804. 5 8

Zhu N et al, A Novel Coronavirus from Patients with Pneumonia in China, 2019, N Engl J Med. 6 2020 Feb 20; 382(8): 727–733

Harcourt J et al., Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus 2 from Patient with 7 Coronavirus Disease, United States, Emerg. Infect. Dis., Volume 26, Number 6, June 2020.

Takeuchi S. et al., Metagenomic analysis using next-generation sequencing of pathogens in 8 bronchoalveolar with respiratory failure, in Nature, SCIENTIFIC REPORTS (2019) 9:12909

https://rumble.com/viqa4j-la-prova-definitiva-di-stefano-scoglio.html

martedì, 22 dicembre 2015

Cento anni di storia operaia

E’ in distribuzione l’ultimo lavoro di Guido Barroero, il libro costa 15,oo euro e lo diamo compreso di spedizione.

Il libro va richiesto tramite e-mail inviata a rivoltalibera@libero.it recante nome, cognome e indirizzo postale del richiedente, specificando data, ora, luogo e ammontare del versamento.

I versamenti vanno fatti su carta Postepay n. 4023600623382308
intestata a Roberto Dammicco Via Bissolati 15 f – Bari

venerdì, 18 dicembre 2015

Cento anni di storia operaia

Questa è la copertina dell’ultimo lavoro di Guido Barroero. 
La mattina del 25 Novembre ci ha chiamato il tipografo per dirci che finalmente era pronto, la legatoria aveva completato l’opera. 
Doveva uscire tre anni fa per il Centenario dell’Unione Sindacale Italiana ma i tempi erano decisamente diversi da quelli narrati. 

Guido ci ha lasciato nello stesso giorno senza poterlo accarezzare.

martedì, 24 novembre 2015

Il compagno Guido Barroero ci ha lasciati.

Questa notte il Compagno Guido Barroero ci ha lasciato
arrampicandosi sulla montagna più alta della vita
in alto come a lui piaceva
tenendo duro fino all’ultimo senza poter urlare
lasciando indietro chi lo ha amato
in alto
al di sopra delle miserie umane 
dei potenti miserabili e dei loro lacchè.
Avanti Compagni dall’Animo forte!
(Gino Ancona)

Concerto del primo maggio 2015

L’audio del concerto

Il 1° Maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche, né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione.
Il primo maggio 2015 in piazza Cavour a Bitonto si sono alternati musicisti e artisti sul palco allestito da Gino Ancona, membro del Coordinamento per la difesa del Patrimonio Culturale contro le devastazioni ambientali.