giovedì, 12 febbraio 2009

Ai lavoratori inglesi

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Ai compagni di Solidarity Federation


Un abbraccio solidale ai Lavoratori Inglesi impegnati nello sciopero per riaffermare l’uguaglianza di tutti i lavoratori del mondo.

Anche se i mezzi d’informazione, qui in Italia, hanno tentato di stravolgere il significato della vostra lotta, spacciandola per una affermazione di superiorità nazionale utile ai piani del potere che sta cercando da noi, più che in qualsiasi altra parte d’Europa, di imporre una deriva autoritaria, xenofoba e razzista, noi non abbiamo mai dubitato che l’antico spirito internazionalista che sempre ha animato i lavoratori in Gran Bretagna fosse venuto meno.

Un abbraccio personale a ricordo del comune impegno di solidarietà nei confronti delle popolazioni Jugoslave, colpite dalla ferocia del capitalismo internazionale attraverso i nazionalismi locali e soprattutto l’esempio dato dai minatori inglesi e i minatori jugoslavi che mi ha dato la possibilità, come responsabile per l’Italia dell’operazione Ship to Bosnia, di scrivere insieme a tanti compagni una bella pagina di internazionalismo.

Gino Ancona
(Sindacato Arti & Mestieri U.S.I.- A.I.T.)
www.artiemestieri.info
rivoltalibera@libero.it

To all english workers
To Solidarity Federation comrades


A warm embrace of solidarity to all the English workers out on strike to assert equality of all workers in the world.

Even if the media, here in Italy, have tried to utterly change the meaning of your fighting, passing it off as a statement of national superiority, useful to the masterplan of power, that here in Italy, more than in every part of Europe, is trying to impose an authoritarian drift, a xenophobic and racist one, we never doubt that the ancient internationalist spirit, which has always lived in the workers of the United Kingdom, had ever ceased to be strong.

A personal embrace in memory of the common committment of solidarity towards the Yugoslavian people, striked by the ferocity of international capitalism through local nationalism, and of the example given by English miners and Yugoslavian miners who gave me the possibility, as the person in charge of the Ship to Bosnia operation, to write together with so many comrades, a bright page of internationalism.

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