mercoledì, 03 settembre 2008

L’ UNIONE SINDACALE ITALIANA

Ricollegandosi al patrimonio di idee diffuso in Italia dalla Prima Internazionale, l’USI nacque a Modena nel 1912 rinsaldando le file organizzative del sindacalismo rivoluzionario sorto all’indomani del primo sciopero nazionale in Italia nel 1904. Si contrapponeva alla Confederazione Generale del Lavoro per la sua politica rivoluzionaria, per il rifiuto di contatti con qualsiasi partito politico, per la sua volontà di organizzare anche i lavoratori non qualificati, per il rifiuto dei patteggiamenti con lo Stato (rifiuto della legislazione sociale e dei lavori pubblici), per i metodi di lotta basati sull’azione diretta e la non esclusione della violenza.

All’USI aderirono principalmente delle camere del lavoro situate nel triangolo industriale del Nord (Torino-Milano-Liguria), in Emilia, in Toscana e nelle Puglie. Organizzò soprattutto dei metalmeccanici, dei muratori, dei minatori, dei contadini e dei giornalieri. Durante i suoi primi anni di vita l’organizzazione fu impegnata in una serie di lotte tendenti a migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei proletari, senza mai trascurare l’impegno antimilitarista che la caratterizzerà nel corso di tutta la sua storia. Nel 1913 riuscì a fare concorrenza al sindacato socialista riformista scavalcandolo per numero di affiliati in certi settori come la metallurgia. Contro il sindacalismo riformista, organizzato per federazioni di mestiere, cercò di promuovere un sindacalismo d’industria, più adatto per organizzare tutti i lavoratori di una fabbrica senza distinzione di qualifica. In questa ottica condusse lotte importanti e vittoriose alla Fiat di Torino.

Alla vigilia del primo conflitto mondiale fu attraversata, come le altre organizzazioni della sinistra, dal ciclone dell’interventismo. Espulsi coloro che, al suo interno, si erano schierati per l’intervento militare dell’Italia contro l’Austria e la Germania (Alceste De Ambris, Filippo Corridoni e, in un primo tempo, Giuseppe Di Vittorio), l’USI continuò, sotto l’impulso di militanti anarchici quali Armando Borghi e Meschi, a propagandare coerentemente l’antimilitarismo. A guerra conclusa, nel corso delle lotte che portarono il paese molto vicino alla rivoluzione sociale e che vide l’USI in prima fila nell’organizzazione dell’occupazione delle fabbriche (in special modo in Liguria), l’organizzazione raggiunse la sua massima consistenza numerica (circa mezzo milione di iscritti), ma non eguagliò più l’influenza che esercitò nell’anteguerra. Dopo aver avuto rapporti con l’Internazionale rossa di Mosca, finì con l’aderire, alla fine del 1922, all’AIT (Associazione Internazionale dei Lavoratori) cui è affiliata la maggior parte dei sindacati autogestionari esistenti a livello mondiale.

Negli anni venti si oppose al fascismo insieme agli arditi del popolo in una lotta che culminò nella Battaglia di Parma del 1922.

Soppressa nel 1925 dal regime fascista, l’USI-AIT continuò a vivere nell’esilio e nella clandestinità, partecipando alla guerra civile spagnola in appoggio al sindacato CNT-AIT e, attraverso l’impegno dei suoi militanti, alla resistenza antifascista. Nel secondo dopoguerra, con l’avvento della repubblica, coloro che avevano militato nell’USI rinunciarono, inizialmente e su pressione della FAI, a ricostituirla, per collaborare invece alla costruzione del sindacato unitario CGIL. Solo nel 1950, con la rottura dell’unità sindacale, alcuni di loro ricostituirono l’USI-AIT che però, fino alla fine degli anni sessanta, fu realmente attiva solo in poche regioni italiane. Nel corso degli ultimi trent’anni, attraverso numerose traversie, l’organizzazione è stata faticosamente riattivata.

Oggi l’USI-AIT si presenta come sindacato autogestionario, che si caratterizza per la struttura organizzativa libertaria e federalista (sindacato autogestito), per il suo impegno a favore dell’autorganizzazione dei lavoratori (alla quale, ogni qualvolta è possibile, non intende sostituirsi), per la prospettiva in cui si muove, che rimane quella della costruzione di una società socialista e libertaria.

Tra i suoi obiettivi principali figurano la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, un reddito minimo garantito per i disoccupati, la difesa della sanità, dell’istruzione e della previdenza pubblica, la smilitarizzazione del paese.

lunedì, 09 agosto 2004

Incipit testata

…”Nel frattempo ci sono Compagni che per motivi diversi o per avversione quotidiana a  questa società sì son ritrovati a lavorare in proprio in settori diversi, dall’agricoltura ai servizi e per necessità di sopravvivenza il loro lavoro viene ugualmente venduto al Capitale, mentre altri Compagni sempre per sopravvivere sono costretti a comprare dal Capitale, magari, le stesse cose che quegl’altri Compagni hanno prodotto, tutta l’operazione ha un aggravio di costi tutto a beneficio del Capitale.”…

mercoledì, 07 luglio 2004

Chi Siamo

Immagine attiva

questi siamo!

Abbiamo attivato questo sito internet con lo scopo di fornire uno strumento importante di collegamento per chi sperimenta percorsi di autogestione.

Importante segnalare lo spazio – “le nostre pagine gialle” – una rubrica di annunci divisi in varie categorie per facilitare contatti tra chi scambia, chi cerca e chi offre e magari per costruire qualcosa insieme, collegare in tempo reale produttori e gruppi d’acquisto dando la possibilità anche ai singoli individui di collegarsi ad una rete e non essere più isolati.

Stiamo lavorando per costruire l’alternativa all’economia capitalistica, la scommessa che necessita vincere per garantire un futuro al Pianeta.      

Gino Ancona

sabato, 12 giugno 2004

Benvenuto sul sito di Arti & Mestieri

 Per conoscerci e conoscere lo scopo del sito clicca su Chi siamo e su Come funziona (puoi trovarli anche come voci nei menù a sinistra e in alto).

Per leggere interventi liberi e/o comunicati puoi sfogliare le Notizie (menù principale) o tenerti aggiornato sulle ultime news dal modulo Ultime notizie in fondo alla pagina.

Per entrare nelle Pagine Gialle puoi cliccare nell’immagine del logo a sinistra, nelle rispettive voci nei menù a sinistra e in alto oppure facendo una ricerca o cliccando negli ultimi annunci.

Puoi sapere in tempo reale anche le novità sugli annunci tramite i Feed RSS che trovi in ogni categoria a lato della descrizione.

mercoledì, 12 maggio 2004

Cosa sono queste pagine gialle?

Le Pagine Gialle di Arti & Mestieri funzionano come una classica rubrica di annunci (offerte/richieste) dove reperire nominativi (personali, cooperative, artigiani, professionisti ecc.) che cercano e/o offrono prodotti, capacità, mestieri, servizi, aiuto ecc. all’interno di un circuito virtuoso di approccio antiautoritario e non speculativo.

L’intento è di creare un “mercato” alternativo che possa sottrarre risorse e denaro al capitale e che invece vengano redistribuiti in quei circuiti e a quelle persone che per motivi politici, sociali e personali tentano ogni giorno di costruire un “mondo nuovo”.

Qual’è l’affidibilità di questi annunci?

L’affidabilità degli annunci è relativa all’affidibilità delle persone (compagni e non) che l’inseriscono, la redazione del portale presterà la massima viglinza affinche non vi siano furbi che approfittino di questo spazio per veicolare le logiche del capitale e dello stato (massimo profitto, sfruttamento, imbrogli, speculazioni ecc.).

Essendo realizzato da anarchici anche il metodo di funzionamento è inteso nella migliore tradizione libertaria ovvero “l’autogestione” pertanto tutti noi siamo i più giusti valutatori di quanto pubblicato e delle successive relazioni.

A  breve verrà implementato un servizio di feedback di modo che tutti possano lasciare un riscontro (positivo/negativo) dei rapporti intercorsi.

E’ possibile acquistare direttamente eventuali prodotti e servizi?

NO, le relazioni commerciali e non sono gestite fuori dal portale, noi facciamo da coordinatori di offerte e richieste .

Come si accede al portale?

Basta registrarsi e diventare utente, in questo modo sarà possibile  inserire gli annunci evenire in possesso del contatto interessato. La consultazione è invece libera e accessibile a chiunque.