Storia


Le direttive de i «sacerdoti d’una Resistenza agiografica ed edulcorata ….e dei detrattori della Resistenza » erano chiare: meglio parlare dei partigiani usando la parola “patrioti”, da un’immagine di ordine. Non si deve mai parlare di “guerra civile” perché danneggial’integrazione politica degli ex fascisti legittimata da Togliatti che, in commistione con la Dc, scelse la strada dell’amnistia che con un colpo di spugna cancellò i crimini dei carnefici,
lasciando migliaia di giovani partigiani e centinaia di migliaia di civili inermi “insepolti”.

DALL’ ANTIFASCISMO
PROLETARIO ALLA RESISTENZA TRICOLORE
Roma, 6 luglio 1921. Il lungo corteo degli Arditi del popolo costeggia il Colosseo. Alla manifestazione parteciparono decine di migliaia di persone e ci furono scontri con le Guardie Regie, il corpo di polizia istituito da Francesco Saverio Nitti nell’ottobre 1919, con il preciso scopo di reprimere le agitazioni sociali.

Milano, 25 aprile 1945. Il comando generale del Corpo Volontari della Libertà apre la sfilata, con i rappresentanti dei partiti del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia.Da sinistra: Mario Argenton, (Partito liberale italiano), Giovan Battista Stucchi (Partito socialista italiano), Ferruccio Parri (Partito d’Azione), Raffaele Cadorna (Democrazia cristiana), Luigi Longo (Partito comunista italiano), Enrico Mattei (Democrazia cristiana), Fermo Solari (Partito d’Azione).
La prima immagine dimostra che la lotta al fascismo dovette confrontarsi con la reazione statale. D’altro canto, il fascismo vinse solo grazie all’appoggio dello Stato, deciso da tutta la borghesia italiana, di destra e di sinistra ( nel 1922 Mussolini forte di un 6% dei voti, fu eletto alla presidenza del consiglio con i voti popolari di De Gasperi, Liberali di Benedetto Croce e in parte dei socialisti di Bonomi).
E il fascismo crollò quando lo decise la borghesia che seppe mobilitare ai propri fini il proletariato, intruppandolo nella Resistenza per poi scaricarlo al proprio destino. Come si vede nella seconda immagine.

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