Terzigno e Dintorni

Nonostante ci sia stata una chiara volontà di snobbare l’importanza della mobilitazione dell’11 dicembre e soprattutto quella a Terzigno, la manifestazione a Terzigno ha colto il successo mobilitando essenzialmente forze locali e comitati come quelli dell’Aquila.
La nostra presenza e il nostro comunicato, diffuso con un volantino, hanno colto l’attenzione delle svariate migliaia di persone confluite oltre quella dei copiosi media, importante per meglio comprendere, anche la presenza della BBC inglese. Una nota simpatica è che la nostra e ormai storica bandierona, è stata la più filmata e fotografata oltre ad essere utilizzata come punto di riferimento per ritrovarsi e darsi appuntamento.
Va sottolineato che eravamo l’unica organizzazione a carattere nazionale presente e questo è stato registrato positivamente a Terzigno come linea netta di demarcazione e di distanza da chi cerca di cavalcare le battaglie sociali per speculazioni politiche preferendo mobilitare per il 14 a Roma.
Il giorno dopo, nell’assemblea a Napoli, la partecipazione ridotta rispetto alle aspettative ma significativa per la presenza di situazioni di lotta, ha evidenziato e confermato la volontà e necessità di rafforzare il coordinamento delle lotte per costituire un fronte compatto da opporre alla voracità del capitale che, in questo momento di irreversibile crisi, sta cercando di accaparrarsi tutto il territorio con le sue risorse per renderlo disponibile ai suoi piani di devastante speculazione.
L’ invenzione e la costruzione sistematica di emergenze atte esclusivamente ad imporre scelte scellerate ed antipopolari attraverso commissariamenti e conseguente militarizzazione dei territori è oramai chiara a tutti come la determinante complicità della sinistra.
E’ da sottolineare che da più parti è stata sollevata l’irrinunciabile necessità di affiancare al fronte delle lotte la ricerca e la costruzione, da subito, di forme di organizzazione sociale da sviluppare come alternativa al sistema capitalistico che, se crolla o supera la sua crisi, non potrà altro che produrre la barbarie; quindi è da sperare che i compagni libertari, a maggioranza presenti, sappiano cogliere questi segnali importanti e sostenerli con un forte ed inequivocabile slancio organizzativo.
Gino Ancona
USI-AIT alla manifestazione a Terzigno