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Un rosso anno nuovo o nuovo anno in rosso?
Auguri per un natale veramente rivoluzionario!

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Allunghiamo la vita alle cose
Siamo tutti invitati a esporre e chi cerca trova!!!
Sapri
Ingresso gratuito
I laboratori della Decrescita
Sabato 28 e domenica 29 gennaio 2012, una giornata e mezza di intreccio a Novara
Fa al Socrate Occupato, via Fanelli, Bari. Dicembre 2011
Natale anticrisi
Agricoltura naturale, enogastronomia, artigianato locale, consumo critico, bancarella libera
Domenica 27 novembre 2011, dalle ore 11:00 alle ore 23:00, Molfetta (BA)
Un’altra economia è possibile
La primavera dei braccianti, 13 Novembre, Giovinazzo (BA)
Contro ogni forma di sfruttamento del lavoro agricolo
Un’altra economia è possibile
Bari, domenica 30 Ottobre 2011
I: Sono qui con Lucia D’Augelli, responsabile del progetto COmilva Centro Sud. Direi di iniziare spiegando a chi ci legge che cos’è il COMILVA:
L: Innanzi tutto ringrazio per avermi dato questa bellissima opportunità. COMILVA stà per coordinamento movimento italiano per la libertà di vaccinazione, COMILVA Puglia perchè noi lavoriamo direttamente sul territorio qui nella nostra regione, ultimamente assieme al nostro impegno si è aggiunto quello di altre regioni, come la Calabria, la Basilicata, la Sicilia e il COMILVA Abruzzo insieme abbiamo dato forma ad un progetto che si chiama COMILVA CENTROSUD, I nostri obiettivi sono:
principalmente quello di fornire informazioni ai genitori che hanno voglia di approfondire tematiche vaccinali per quanto concerne i danni da vaccino. Inoltre offriamo un supporto per quei genitori che decidono di non vaccinare i loro figli, un supporto che va dal rapporto che intercorre tra i genitori e la ASL e nel caso ci siano delle convocazioni del tribunale dei minori. Altro obiettivo fondamentale del COMILVA è il sostegno necessario alle famiglie che hanno bambini danneggiati dalle vaccinazioni. Un sostegno che non vuole essere soltanto morale o legale, ma soprattutto economico perché purtroppo spesso le condizioni di vita di queste famiglie sono inammissibili. Inammissibili perché lo stato obbliga le famiglie a vaccinare, ma nel momento in cui ci sono i danni da vaccino lo stato abbandona letteralmente queste famiglie al loro destino. In pratica questi sono i tre obiettivi principali, ci prefiggiamo di fare ancora altro relativo alla crescita, allo sviluppo e all’istruzione dei bambini.
I: E’ evidente che lei è una profonda conoscitrice dell’argomento ed è andata dritta al punto. Il lettore invece potrebbe rimanere stupito leggendo quelli che sono i vostri obiettivi perché i vaccini sono sempre presentati dall’opinione pubblica e dai medici come qualcosa di buono e di efficace per prevenire malattie molto pericolose. Anzi la medicina moderna ha iniziato ad avere molto credito proprio grazie al fatto che è riuscita a debellare malattie endemiche attraverso le grandi campagne vaccinali. Come mai questo accanimento contro qualcosa che normalmente viene percepita come buona e giusta?
L: Innanzitutto non si tratta di accanimento perché noi non saliamo su di un palco ad invitare i genitori a non vaccinare i propri figli. Noi semplicemente vogliamo fare informazione e parlare di tutta quella parte relativa ai vaccini che generalmente viene tenuta nascosta o su cui c’è molta superficialità. E’ vero che le vaccinazioni hanno aiutato a far sparire alcune malattie infettive, ma è importante sottolineare che al momento dell’introduzione dei vaccini l’incidenza di queste malattie era già in calo. Infatti queste malattie erano state debellate dalle migliori condizioni di vita, il miglioramento delle condizioni igieniche, l’introduzione dell’acqua potabile, il completamento dei sistemi fognari, la migliore alimentazione, il miglioramento delle condizioni di lavoro. Insomma i vaccini sono stati introdotti in un periodo in cui le grandi malattie infettive stavano già regredendo. Il prezzo che abbiamo dovuto pagare affinché le vaccinazioni abbiano avuto effetto è stato altissimo: il numero di bambini danneggiati da vaccini, malattie nuove che cinquant’anni fa non si conoscevano, autismo, malattie auto-immuni, negli Stati Uniti si comincia a parlale di vaccinosi.
I: Perché parli di autismo, esistono delle prove scientifiche che dimostrino la correlazione tra alcuni casi di autismo e le vaccinazioni pediatriche?
L: Stiamo toccando un argomento difficilissimo da trattare, è un argomento che non trova ancora soluzione perché c’è tanta parte di studi medici e scientifici che attestano una correlazione tra autismo e vaccinazioni ma ci sono anche tanti altri studi che attestano la non correlazione tra i casi di autismo e le vaccinazioni
I: Lo stesso vale per quanto riguarda gli studi sull’efficacia dei vaccini?
L: Sull’efficacia non ci possiamo sbagliare perché molti genitori vaccinano i propri figli convinti di renderli invulnerabili, convinti che non prenderanno mai le malattie per cui sono stati vaccinati. In realtà esistono documentazioni di epidemie di malattie infettive proprio tra comunità di bambini vaccinati. Si sa benissimo che vaccinarsi per il morbillo non significa escludere la malattia: molti bambini vaccinati contro il morbillo, la parotite e la rosolia hanno contratto comunque la malattia.
I: Quindi da un lato ci si corre il rischio di una vaccinazione, che comunque rappresenta uno stress per il sistema immunitario di un neonato, ma d’altro canto non si è certi di avere i benefici tanto decantati dalla classe medica.
L:No, infatti la cosa importante per il genitore, dopo essersi adeguatamente informato, è di valutare il rapporto rischi/benefici. Oggi alla luce di tanti studi, e alla luce del lavoro svolto da tante associazioni si è visto che il numero dei bimbi malati o danneggiati dalle vaccinazioni è un prezzo troppo alto da pagare. Allora il COMILVA interviene direttamente nelle aree politico-sociali. Noi chiediamo per chi vuole vaccinare massima garanzia e massima efficacia.
I: Tra l’altro credo la correlazione tra determinati disturbi e le vaccinazioni pediatriche sia molto difficile da dimostrare, perché si tratta di eventi non immediatamente consequenziali nell’arco temporale o anche perché talvolta alcuni tipi di complicazioni sono molto sfuggenti come le intolleranze o le allergie.
L: Certamente, come le malattie auto-immuni che si presentano a distanza di anni. Eppure ci sono casi riconosciuti, come ad esempio clamorosa in Francia il caso di una donna che ha dimostrato la correlazione tra sclerosi multipla e il vaccino dell’epatite B. Fu un caso clamoroso perché l’azienda produttrice fu condannata al risarcimento e questo fu anche il motivo per cui nel foglietto illustrativo viene menzionato fra gli effetti collaterali anche la sclerosi multipla.
I: Quindi siamo arrivati a citare forse quelli che sono i colpevoli che dovrebbero salire sul banco degli imputati, le grandi multinazionali del farmaco che ovviamente traggono immensi profitti perché vaccinando tutti i nati in quasi tutti i paesi del pianeta raggiungono fatturati inimmaginabili. Ci sono degli studi riguardo a quelli che sono i benefici economici che queste aziende si garantiscono attraverso le campagne vaccinali?
L: C’è un libero mercato, per cui ciascuno cerca di trarre quanto più profitto possibile e ciò scatena una corsa al brevetto. Chi per primo riesce a brevettare un vaccino per una malattia riesce anche a garantirsi maggior profitto. Famosa è la corsa al brevetto per il vaccino anti-papilloma virus, tra il Gardasil e il Cervarix (prodotti rispettivamente dalla Merckl e dalla GlaxoSMithKline N.d.R.)
I: Quindi una fretta per accaparrarsi maggiore profitto che di conseguenza porta ad abbreviare i tempi di sperimentazione per verificare gli eventuali effetti collaterali che invece richiederebbero screening molto più lunghi.
L: Addirittura in molti casi la sperimentazione non è stata fatta neanche a breve termine. Famoso e scandaloso è stata la vicenda del vaccino al virus H1N1
I: Per chi non lo sapesse l’H1N1 è il virus responsabile della soprannominata influenza suina
L:E’ un caso clamoroso di un vaccino che non è passato nemmeno al vaglio degli studi a breve termine
I: Diciamo che questa critica alle vaccinazioni, che sono una delle principali armi di propaganda della classe medica e della nostra medicina, in un certo senso apre la strada ad un’analisi critica di quello che è tutto il sistema medico occidentale contemporaneo. Nello specifico la prassi che tende a considerare qualsiasi essere umano un malato fino a prova contraria, quindi un possibile cliente.
L: Sicuramente un possibile cliente, si vaccinano i bambini a partire dai due mesi di vita. Non bisogna essere laureati in medicina per sapere che il sistema immunitario di un bambino completa il suo sviluppo a partire dai tre anni. Non bisogna essere laureati in medicina per sapere che la barriera che protegge il cervello del bambino non è ancora del tutto formata e quindi lascio immaginare che cosa accade in un bambino di due mesi quando vengono inoculate nel suo organismo delle sostanze tossiche quali il mercurio e la formaldeide, e non avendo le barriere naturali passano direttamente al cervello.
I: Stai dicendo che i vaccini contengono mercurio e formaldeide?
L: I vaccini, oltre a contenere formaldeide, che è stata definita dallo Iarc, l’agenzia di ricerca per il cancro, cancerogena per l’uomo, e questo è accaduto nel 2004, ed è stata definita pochi giorni fa dallo stato federale degli Stati Uniti altamente tossica per l’uomo, viene tuttora utilizzata nei vaccini. Per quanto riguarda il mercurio l’Fda americana bandisce il mercurio dai vaccini eppure si continua ad utilizzarlo.
I: Ma perché si utilizzano queste sostanze così pericolose?
L:Sono delle sostanze che vengono utilizzate sia per aumentare la risposta anticorpale oppure vengono utilizzate per sterilizzare i vaccini. Chiaramente queste sostanze vengono scelte perché hanno un costo molto basso per le aziende farmaceutiche, se dovessero utilizzare delle sostanze sicure, aumenterebbero i costi di produzione riducendo i profitti. Meglio utilizzare delle sostanze pericolose ma garantirsi un ritorno economico maggiore.
I: Ci sono degli immunologi che sostengono che la paura verso i vaccini è ormai del tutto ingiustificata perché i vaccini più recenti sono a-cellulari e non presentano i rischi che sono ormai riconosciuti ai vecchi vaccini cellulari.
L: Sono stati effettuati degli studi per quanto riguarda questi vaccini a-cellulari. Intanto diciamo che non tutti i vaccini utilizzati oggi sono stati realizzati con questa tecnica, persistono ancora vaccini con virus vivi o attenuati.
I: Quali sono?
L: Quello dell’MPR, morbillo, parotite, rosolia e varicella. Il fatto che alcuni nuovi vaccini siano realizzati con materiale ricombinato, così viene definito, non significa che non possa provocare un danno immunologico, perché comunque il vaccino contiene sostante adiuvanti, come dicevamo prima, altamente dannose. Comunque a livello di immunologia, ci sono dei medici, degli immunologi che hanno spiegato benissimo come per esempio l’inoculazione contemporanea di più vaccini, sei, sette a volte anche otto, rappresentano un vero attacco al sistema immunitario, destabilizzano le risposte immunitarie, creando dei veri e propri danni a tutto l’organismo. Quindi bisognerebbe avere a disposizione studi a medio e lungo termine che escludano completamente le complicanze vaccinali.
I: Tornando al COMILVA, come è possibile entrare in contatto con voi? Come vi siete costituiti e in che forma?
L:Il COMILVA Puglia si sta costituendo come associazione ONLUS in questi giorni, chi vuole entrare in contatto con noi può intanto visitare il sito del COMILVA nazionale www.comilva.org sezione Puglia e lì trovare tutti i contatti per quanto riguarda Puglia Basilicata e Calabria.
Il COMILVA Puglia organizza, per fornire ai genitori informazioni e dare loro la possibilità di poter scegliere consapevolmente, seminari ed incontri con medici specialisti che hanno studiato le tematiche vaccinali e che curano da tanti anni bambini danneggiati dalle vaccinazioni. Il COMILVA Puglia ancora organizza incontri informali, rivolti soprattutto ai genitori dove è possibile confrontarsi con chi ha già praticato questa scelta e ha bambini più grandi e soprattutto con famiglie che hanno bambini danneggiati da vaccinazioni. Durante gli incontri viene fornito del materiale divulgativo medico scientifico che aiuterà sicuramente i genitori nella scelta finale.
I: Mi è capitato di conoscere genitori che erano favorevoli al dissenso informato, non volevano quindi vaccinare i loro bambini. Ma di fronte alla necessità di dover iscrivere i bambini ad un asilo nido privato sono stati costretti a vaccinare. C’è questa idea diffusa che se non vaccini i bimbi all’asilo non te li prendono.
L: Assolutamente falso perché in Italia ci sono delle leggi che tutelano il diritto all’istruzione di ogni bambino, compresi quelli non vaccinati. C’è il d.p.r. 355 del ’99 che da libero accesso ai bambini non vaccinati a tutte le scuole. C’è stato qualcuno che ha fatto notare che si parla di scuole dell’obbligo e non di asilo nido e scuole materne. E’ opportuno citare in riferimento a ciò la circolare numero 6 del 20 Aprile del 2000 che estende di fatto il diritto dei bambini non vaccinati di frequentare e di essere iscritti a tutte le comunità infantili, quindi asili nido, scuole materne e scuole dell’obbligo. Volevo aggiungere un’altra cosa, per quanto riguarda l’obbligo vaccinale, in Italia, in alcune regioni, nello specifico nel Veneto l’obbligo alle vaccinazioni è stato eliminato per legge a partire dal 2008, in altre regioni invece vige la pratica del dissenso informato. Nelle regioni dove invece vige ancora l’obbligo vaccinale le nostre associazioni aiutano i genitori a relazionarsi con l’ASL. Si scrivono delle lettere, si inizia un iter che viene chiamato iter dell’obiezione attiva e che dovrebbe concludersi con l’archiviazione del caso. Ci sono dei genitori che sono stati segnalati al tribunale dei minori per la mancata vaccinazione. Io vorrei dire ai genitori di non temere assolutamente le convocazioni dei tribunali perché ultimamente tutti i tribunali hanno sollevato i genitori dall’obbligo vaccinale. Abbiamo vinto delle cause qui in Puglia, l’ultima è relativa al gennaio del 2011, proprio al tribunale di Bari, i genitori sono stati sollevati dall’obbligo vaccinale perchè hanno presentato una documentazione medico-scientifica che attestava la probabilità dal danno vaccinale. Ancora il COMILVA Puglia offre la possibilità di un servizio legale tramite l’avvocato foggiano Massimiliano Arena, massimo esperto in diritto minorile.
I: Quali sono le regioni in Italia in cui ancora vige l’obbligo vaccinale?
L: Quasi tutte le regioni del centro sud esclusa la Sardegna dove vige la pratica del dissenso informato. A tal proposito volevo precisare che il COMILVA Puglia ha già intrapreso un dialogo con l’assessore della salute Tommaso Fiore, stiamo preparando un progetto da presentare perché anche in Puglia ci sia la libertà di scelta. Questo nostro progetto è stato salutato da altre regioni. Volevo ricordare che l’ultimo piano vaccinale 2011-13 ha dichiarato conclusa l’esperienza della regione Veneto, che non è più una sperimentazione, e lo stesso piano vaccinale invita ad orientarsi verso la direzione della libertà di scelta. Quindi ormai è conclamato, non è più una chimera, noi stiamo lavorando con un progetto a monte per un’idea di libertà che ormai è alle porte.
I: Quindi la Puglia è una delle ultime regioni dove ancora esiste l’obbligo vaccinale?
L: Non solo l’Italia è uno dei pochi stati in Europa in cui ancora vige quest’obbligo, assieme alla Francia e pochi altri paesi dell’est.
Autoproduzione di Pane e Formaggio presso Il Borghetto a Cisternino con A.P.S. Consumattori
Corso tecnico-pratico, inizio ore 9:00
Guerrilla Gardening con Orto Circuito domenica 6 novembre, ore 9:00, Bari
Comilva Puglia a Bari
Nel corso della manifestazione “Bari Ben Essere 1a Giornata Olistica” si affronterà, tra le altre cose, anche la problematica dell’obbligo vaccinale.
Alle ore 17.40 della giornata di Domenica 30 Ottobre Lucia D’Augelli, coordinatrice del Comilva Puglia, interverrà esponendo il punto di vista dell’associazione che rappresenta.
La Federazione del Comilva nazionale, è composta da associazioni locali autonome per lo più formata da genitori, operanti su tutto il territorio nazionale italiano il cui scopo è ottenere la Libertà della Scelta in materia di vaccinazioni rilevando come la natura dell’obbligatorietà sia una violazione morale e fisica della libertà personale e di coscienza oltre che una illogicità scientifica. L’azione del Comilva si articola quindi nel realizzare anche in Italia la libertà di vaccinazione, sostenere gli Obbiettori alle vaccinazioni, ottenere il riconoscimento e il risarcimento dei danni da vaccino, contribuire all’informazione sulla ricerca scientifica, coordinare l’area politica e culturale relative all’argomento.
informazioni sul Comilva