sabato, 16 luglio 2011

Sindacato Nazionale Autogestito U.S.I. Arti e Mestieri – A.I.T.

USI AeM-AIT

Nuovo  statuto approvato in sede congressuale

in Genova 7/8 maggio 2011

Nei giorni 7/8 di maggio del 2011 si è riunito in sede congressuale in Genova il nostro Sindacato ed ha approvato all’unanimità le modifiche proposte allo Statuto e quindi deliberato quanto segue come nuovo Statuto.

1 – Il Sindacato Autogestito Arti e Mestieri, già costituito in Bologna il giorno 02 di aprile del 2000,  aderisce all’Unione Sindacale Italiana sezione italiana dell’AIT ( Associazione Internazionale dei Lavoratori).

2 – Tale sindacato si propone di dar voce e tutelare tutti coloro che agiscono nel tessuto sociale alla ricerca di un percorso autogestionario della cultura e del lavoro.

3 – Il Sindacato Autogestito Arti e Mestieri fa propri i principi e gli scopi indicati nello statuto dell’USI-AIT.
Il suo funzionamento è ispirato allo statuto dell’USI-AIT.

 4 – Scopo del sindacato Arti e Mestieri è diffondere il mutuo appoggio tra i suoi aderenti, al fine di difendere il diritto ad autogestire il proprio lavoro e la propria espressività. Tale risultato si raggiungerà sviluppando e promuovendo l’espressione manuale e creativa in ogni sua forma e stimolando la crescita di nuovi rapporti sociali nel rispetto dell’ambiente, dei propri ritmi di vita e della dignità dell’essere umano.

5 – Il sindacato Arti e Mestieri si propone come organizzazione di tutti i soggetti inseriti in tutti gli ambiti lavorative attività artistiche, artigianali e agricole: cioè tutti coloro che svolgono attività culturale e manuale e che si pongono come obiettivo il superamento della “logica di mercato”. Il sindacato incentiva e promuove la creazione di strutture d’autogestione concreta.

6 – In “Arti e Mestieri” devono essere favorite le aggregazioni specifiche di settore per dare maggiore incisività alle rivendicazioni e alle lotte del sindacato e per il raggiungimento degli obiettivi e finalità sopraddette. Le aggregazioni di settore del sindacato Arti e Mestieri collaboreranno tra loro e applicheranno il mutuo appoggio in difesa delle aggregazioni più deboli o di quelle che ne faranno esplicita richiesta.

7 – E’ compito degli iscritti ad “Arti e Mestieri” attivare e sostenere, anche economicamente, il sindacato. La partecipazione sarà, secondo le proprie possibilità, in modo non passivo, proponendo e discutendo il proprio pensiero e, soprattutto, agendo in prima persona in difesa  degli interessi dell’intera collettività.

8 – Le decisioni delle assemblee devono tendere all’unanimità; laddove questo non sia possibile, si farà in modo che le varie tendenze abbiano eguali opportunità d’esprimersi e di svolgere iniziative differenti, purchè queste non entrino in contrasto con le finalità e gli intendimenti di Arti e Mestieri e dell’USI-AIT.

9 – Organi decisionali:

9.1 – Il congresso generale nazionale (con cadenza triennale ed indetto dal comitato dei delegati attraverso la segreteria nazionale).

9.2 – Il comitato dei delegati (che verrà convocato dalla segreteria nazionale ogni qualvolta le sezioni lo riterranno necessario).

9.3 – L’assemblea nazionale di settore (per i settori)

9.4 – L’assemblea di sezione (per le sezioni)

10 – Organi esecutivi:

10.1 – La segreteria nazionale composta da: segretario generale; responsabile di cassa; responsabile del foglio di informazione; responsabili di settori o segretari di settori.


Letto e approvato all’unanimità

sabato, 16 luglio 2011

Alle persone oneste

 Siamo in una crisi strutturale del sistema capitalistico, tutto quello che è servito per affermarlo e legittimarlo adesso è causa del suo collasso – la macchina che è in grado di produrre l’oggetto all’infinito, quindi di abbassarne continuamente i costi aumentando i profitti diffondendo “ricchezza” intorno, la “ricchezza” necessaria ed essenziale per reggere il meccanismo che si chiama mercato – adesso “l’infinità degli oggetti” ha “finito” il mercato e non bastano di certo le “piccole tragedie” come quelle dell’Aquila a risollevarlo;

il disastro al quale va incontro il Pianeta e le battaglie in sua difesa sempre più diffuse,  incominciano a compattare sempre più vasti strati di popolazione e a mettere in discussione un sistema economico, come quello capitalistico, che è diventato il paradosso e il contrario dell’economia stessa in quanto non è più un qualcosa che sostiene la vita, ma è la vita stessa di un intero pianeta che sostiene un sistema di profitto;

intere “aree geografiche” sempre più in fermento e in movimento perché non più disponibili ad assolvere ruoli subalterni ai paesi che maggiormente hanno goduto dello sviluppo capitalistico  che e inoltre, ha generato fame nella parte maggiore del Pianeta spesso, anche, più ricca di risorse;

il  sistema politico di gestione non ha fatto altro, nel sostenerlo, che aggravare ulteriormente lo stato di crisi del capitale e quindi, un sistema politico, non più utile nel mantenimento degli “equilibri” squilibrati.

Socialismo o barbarie – a quanto pare la strada che il potere ha scelto è quella delle barbarie! D’altro canto la politica l’unica cosa che riesce a “contrapporre” è una “resistenza” destinata sempre più ad un ruolo puramente testimoniale perché incapace di sganciarsi dalle logiche di sudditanza al capitale e che, al massimo, riesce a far arrampicare, da qualche parte, per far “reclamare” ma più che altro cercare di far elemosinare un collare da schiavo e così facendo legittima inequivocabilmente il potere stesso;

da anni, dall’ultimo tonfo conseguente all’ultimo “assalto al cielo” degli anni ’70, sempre più in molti si sono indirizzati verso una concretizzazione delle proprie aspirazioni di vita e nei fatti e in qualche modo, rappresentando un ricordo di quello spirito, ben più grande, che costruì ed animò il grande slancio popolare teso all’Emancipazione dalla schiavitù del lavoro e dal lavoro;

da anni vediamo crescere una spinta autogestionaria che si sgancia sempre più dalle logiche della politica e dalle sue strutturali divisioni-contrapposizioni riproponendo, anche se in forme spesso confuse, la necessità di ritornare sul terreno dell’organizzazione sociale solidaristica, mutualistica e di cooperazione tra gli individui e le loro forme sociali;

noi pensiamo che se si incominciasse a ragionare insieme, raccogliendo il valore delle singole esperienze, rafforzandole con un Progetto Sociale Complessivo costruito insieme, si potrebbe essere in grado di riproporre l’Emancipazione non più come pio desiderio ma come precisa realtà in movimento utile, anche, a sostenere e a dare uno sbocco di cambiamento al “fronte di resistenza” nella speranza che riacquisisca dignità sganciandolo finalmente dal ricatto padronale.

Pensiamo che la costruzione dell’alternativa concreta al capitalismo sia la massima urgenza da porre, non più solo al dibattito ma alla concretezza della quotidianità per garantire la nostra Vita e la Vita del Pianeta dalla barbarie.

Gino Ancona (seg. Nazionale sindacato Arti e Mestieri USI-AIT)

Da quando le persone corrotte si uniscono fra loro per costituire una forzapoi le persone oneste devono fare lo stesso“.  Lev Tolstoj

mercoledì, 06 luglio 2011

In difesa della Val di Susa e del suo popolo

Noi Ferrovieri di Usi Arti e Mestieri-AIT

Condanniamo senza appello

La ignobile e falsa informazione dei media, tesa a screditare la mobilitazione delle popolazioni della Val di Susa.

Ribadiamo la nostra posizione al fianco delle popolazioni in lotta contro la militarizzazione della valle e l’attacco delle mafie.

Noi Ferrovieri di Usi Arti e Mestieri-AIT

Che privilegiamo la logica del diritto e della giustizia su quella del profitto ad ogni costo.

Che abbiamo l’orgoglio della nostra memoria storica e delle lotte per il progresso sociale che non vogliamo tradire.

Che lavorando nelle Ferrovie ci consideriamo al servizio della società reale e non di interessi privatistici.

Condanniamo senza appello

La ignobile e falsa informazione dei media, tesa a screditare la mobilitazione delle popolazioni della Val di Susa.

Ribadiamo la nostra posizione al fianco delle popolazioni in lotta contro la militarizzazione della valle e l’attacco delle mafie.

I Ferrovieri di USI Arti e Mestieri-AIT

ferrovieri.usiaem@gmail.com

www.artiemestieri.info

giovedì, 30 giugno 2011

Ferrovieri Usi Arti e Mestieri in difesa della Val di Susa

In difesa della Val di Susa e del suo popolo


I Ferrovieri di Usi Arti e Mestieri-AIT, condannano il criminale attacco portato dalle così dette forze dell’ordine alle popolazioni della Val di Susa impegnate contro la realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione, a difesa della democrazia, dei diritti sociali e dei beni comuni.

Solidarizziamo con una opposizione popolare sempre più partecipata, diffusa e continua contro la realizzazione di un’ opera mai stata di pubblica utilità e tanto meno indifferibile ed urgente, sempre più
costosa e assolutamente inutile e dannosa; inutile, essendo da diversi anni in calo la movimentazione complessiva di merci nell’area del Mediterraneo
e del Nord Europa, a testimonianza di una crisi sistemica dei modelli di sviluppo imposti; dannosa, in quanto avrà un impatto economico sul sistema italiano assolutamente limitato, un altrettanto
limitato beneficio in termini di tempi di spostamento di merci e persone (circa un’ora), a fronte di uno sperpero elevato di risorse economiche pubbliche e danni ambientali irreversibili con quello che di
drammatico ne consegue sulla salute.

Rifiutiamo pertanto le logiche di sopraffazione messe in campo dalla intera classe politica, che vuole
mettere a tacere il diritto e la parola.

Facciamo appello ai nostri colleghi e invitiamo tutti, a non svendere al ricatto economico e del potere la propria coscienza e dignità, a mobilitarsi in modo da non disperdere il tessuto della nostra convivenza
sociale fondata sulla storia di anni di lotte e di battaglie sociali.

I Ferrovieri di USI Arti e Mestieri-AIT

ferrovieri.usiaem@gmail.com
www.artiemestieri.info

mercoledì, 29 giugno 2011

USI Arti e Mestieri in difesa della Val Susa

L’Unione Sindacale Italiana Arti e Mestieri –AIT:

Denuncia la volontà criminale congiunta di governi e speculatori di portare il Pianeta al collasso irreversibile con la conseguente distruzione di ogni forma di vita.

Denuncia la criminale sordità politica agli accorati allarmati appelli lanciati, da molti anni, dal Mondo Scientifico, alle drammatiche verifiche che le popolazioni subiscono sulla propria pelle e alla conseguente crescita dei movimenti di opposizione che ha visto nell’ultima consultazione referendaria uno dei suoi momenti d’espressione.

Denuncia la criminale sudditanza di chi afferma ruoli di rappresentanza della democrazia nei confronti del padronato che sta condannando, per suo esclusivo profitto, il futuro delle nuove generazioni.

Esprime massima solidarietà a tutti gli individui e a tutte le popolazioni insorte ed in lotta per la difesa del territorio e dei territori.

Esprime massima solidarietà alla gloriosa Resistenza della Val Susa e condanna con fermezza tutti coloro che con criminale irresponsabile responsabilità si son messi a servizio della rapacità padronale.

Invita tutte le forze sinceramente popolari ad intensificare l’azione che porti ad un coordinamento stabile delle lotte ed al rafforzamento di un Fronte Unico per la difesa dei territori e del Pianeta.

Avanti Compagni dall’Animo forte!

Gino Ancona (seg. gen.)

sabato, 25 giugno 2011

Fiera delle autoproduzioni Matera

Nell’ambito della rassegna “TUTTI GIU’ PER TERRA” l’associazione ORKìS 
organizza la manifestazione “Festa della BIOnda” il 10 luglio dalle 17.00 nello 
scenario dell’antica Masseria Zagarella a 10 km da Matera.

Per tutta la durata dell’evento ci sarà la “Fiera delle Autoproduzioni”.

F.A’ è pensata per promuovere un altro modello di economia e di vita, che 
metta al centro non il denaro ma le persone e le relazioni, a dimostrazione che non esiste solo il lavoro salariato, capace unicamente di generare disuguaglianza, imbarbarimento, morte, ma una miriade di altre realtà capaci di produrre, lavorare e pensare in armonia con se stessi, con gli altri e con la natura.

Le idee guida della Fiera sono il rispetto per l’ecosistema e la cultura di 
convivenza. Sebbene infatti sia ancora necessario un lavoro di denuncia degli 
attuali modelli di produzione e di vita, è evidente che occorre mettere al 
centro della riflessione, e soprattutto dell’agire pratico, i percorsi concreti 
ecologicamente e socialmente sostenibili nella “mutua tolleranza, conoscenza e frequentazione” i modi di produrre, di consumare, di organizzare la vita 
quotidiana.

La rassegna non usufruisce di finanziamenti pubblici e/o privati, ma si 
autofinanzia mediante i principi dell’autogestione. Pertanto chiediamo ai 
produttori di non servire pasti e bevande durante la manifestazione e di 
lasciare un contributo di  10€  per sostenere l’organizzazione.

PS: CHI VOLESSE ORGANIZZARE UN BANCHETTO PUO’ VENIRE LIBERAMENTE (ANCHE SE E’ MEGLIO AVVISARE). PORTATE TAVOLI SEDIE LUCI ETC

PPS: sono previste nella rassegna altre 2 date: 23 luglio e 13 agosto

FESTA DELLA BIOnda
Programma:
ore 17.00 – Fiera delle Autoproduzioni: artigianato, agricolture bio, CONSUMO 
CRITICO!
Ore 18.00 –  SPAZIO AI BIMBI: spettacoli di giocoleria, truccabimbi, giochi e 
merende
Ore 20.00 – proiezione (prima in Basilicata!) del documentario   “GENUINO 
CLANDESTINO”  di INSU TV 
Ore 21.30 – “ROVARANò” in concerto, musica zingara e gitana 

per info, comunicazioni e adesioni: 3297992401 – vitocastoro@libero.it
_______________________________________________
Autoproduzioni mailing list
Autoproduzioni@autistici.org
https://www.autistici.org/mailman/listinfo/autoproduzioni

mercoledì, 08 giugno 2011

Spazio di baratto autoproduzioni – Brescia

“Resilienza e autoproduzioni per l’autonomia” è un progetto che, agli occhi dei più, potrebbe far pensare a quella che chiamano “decrescita felice”(cala il pil ma aumenta il benessere, come sarà mai possibile??), non si parla quindi di fare profitto ma di far crescere la nostra comunità, creare aggregazione, conoscenza e resilienza personale.
In un mondo dove le risorse energetiche convenzionali si stanno lentamente esaurendo è necessario cercare stili di vita alternativi, per non pagare sulla ns pelle la speculazione che le multinazionali applicano per mantenere invariati i loro guadagni e che si ripercuotono su tutta la filiera alimentare e dei beni di prima necessità. Questo a discapito della qualità dei beni, dell’equità del costo del lavoro umano per produrli, oltre che allo sfruttamento indiscriminato della natura senza considerare i suoi naturali cicli di rigenerazione.

Cercare un autosufficienza alimentare, in primo piano ci porta ad uscire da quelle che sono le logiche del mercato che spingono sempre più verso la grande distribuzione, distruggendo il fare agricoltura a discapito dei piccoli produttori sempre più strozzati, distruggendo storia e tradizioni tanto decantate dal “popolo padano” agricolo prima di divenire industriale, rispettoso prima di trasformarsi in predone.
L’autoproduzione di cibo e beni di prima necessità porta a rivalutare i piccoli appezzamenti di terra in disuso, guardandoli non come una possibile base per una villetta o un palazzo ma come una risorsa che può essere messa a disposizione della collettività(basta chiederne l’uso ai proprietari o meglio alle amministrazioni comunali, visto che la terra è di tutti).
Il creare orti aiuta in primis noi stessi e ci permette di avere una risorsa di cibo sano e a km zero senza dover inquinare e distruggere l’ambiente con pesticidi e insostenibili emissioni di Co2 e Pm10 causati dal trasporto degli stessi.
L’autoproduzione non crea rifiuto da imballaggio, il famigerato cdr che tanto fa gola alle multinazionali dell’incenerimento e per cui noi paghiamo una tassa rifiuti mentre gli inceneritori prendono un incentivo statale per lo smaltimento(solo in Italia nel mondo!!) cioè paghiamo noi 2 volte. L’unico rifiuto che produrremo sarà organico che potremo riutilizzare come come compost per fertilizzare i ns terreni.
Le potenzialità di un area verde agricola, di un bosco o collina sono una fonte inesauribile di risorse se l’utilizzo che ne viene fatto è biodinamico e quindi rispetta i cicli naturali per cui la natura ci dà e noi possiamo prenderne.
Ogni zona geografica ha le sue peculiarità, il suo clima , i suoi tipi di, terreno, i suoi frutti; creare una rete di persone che coltivano, raccolgono e riscoprono rispetto e tradizioni della nostra terra può portare come in passato ad una quasi totale autosufficienza alimentare.
Fatto ciò si potrà in questo modo creare una rete di scambio di beni e fare un primo passo verso un’economia che non danneggi ulteriormente l’ambiente che ci circonda.
Questo progetto vuole essere un momento di aggregazione dove si possano in primo piano: 
-confrontare le proprie esperienze personali
-creare proposte di azioni collettive per la salvaguardia ambientale
-creare un laboratorio di riuso e baratto. 
Essendo un progetto orizzontale necessita per il suo funzionamento di una sempre maggiore partecipazione. 
La prima tappa del nostro percorso sarà portare i ns beni autoprodotti di prima necessità, al Centro Sociale Magazzino 47 di Via Industriale 10 a Brescia, dove verrà allestito un mercato del baratto.
Il mercato inizierà verso giugno nelle giornate di giovedì pomeriggio/sera.
Se la cosa ti interessa manda una mail a ilmarco.free@libero.it in modo che verrai aggiornato sugli sviluppi e date utili di incontri e inizio delle giornate di baratto.
Promosso dal Gruppo Antinocività Rezzato e Gruppo Autoproduzioni Brescia.

Contatto:
Marco

BS
Rezzato
eMail: ilmarco.free@libero.it

martedì, 10 maggio 2011

Congresso Nazionale USI Arti e Mestieri AIT – 7 e 8 maggio 2011

Sindacato USI Arti e Mestieri – AIT

Congresso Nazionale 7-8 maggio 2011 – Genova

Nei locali della sezione USI di Genova si è tenuto, con buona partecipazione di compagni provenienti da diverse parti d’Italia, il Congresso Nazionale di USI Arti & Mestieri.

Dopo i saluti del segretario nazionale USI Guido Barroero, il segretario uscente, Gino Ancona, ha tenuto un’ampia e articolata relazione sull’attività svolta dopo l’Assemblea nazionale tenutasi a Carrara nel dicembre dello scorso anno e sulle prospettive di crescita e di sviluppo del Sindacato Arti & Mestieri.

Ne è seguito un intenso e serrato dibattito che, partendo dalle situazioni e dai progetti locali e toccando i vari punti all’ordine del giorno, ha delineato un percorso di lavoro che impegnerà il Sindacato nel prossimo futuro.

Si sono anche discussi e definiti i rapporti con l’USI e quelli con altre organizzazioni, a livello nazionale e internazionale che, nel rispetto reciproco e delle autonomie, devono essere improntati alla costruzione di un comune Progetto Complessivo Sociale, base concreta, per una alternativa al capitalismo.

Si è approvato, all’unanimità, il nuovo Statuto, emendato per consentire anche a lavoratori dipendenti e soggetti a contrattazione di aderirvi e così incominciare a dare risposte e proposte concrete, in senso autogestionario e mutualistico, al precariato e alla disoccupazione con particolare attenzione alle situazioni di smantellamento e chiusura di aziende.

Si sono infine nominati, sempre all’unanimità, i seguenti compagni alla responsabilità delle cariche nazionali:

Segretario Generale: Gino Ancona

Responsabile Cassa nazionale: Roberto Dammicco

Commissione Esecutiva: I Segretari delle varie sezioni locali

Genova, 8/5/2011

martedì, 05 aprile 2011

FIERA DELLA AUTOPRODUZIONI

Il Socrate Occupato

Movimento Terre

presentano..


FIERA DELLA AUTOPRODUZIONI
domenica 10 Aprile 2011
da mezzogiorno a mezzanotte 
Socrate Occupato

Via Fanelli – Bari

Un’altra economia è possibile..

Imperdibile appuntamento per tutti coloro che hanno in mente un futuro diverso da quello imposto dalle logiche economiche attuali.
Il nostro futuro..

Tutto il giorno: Fiera dell’agricoltura naturale autocertificata, artigianato etnico e locale

                        Mostra Fotografica: “Guardiani della Terra. Popoli indigeni e conflitti ambientali”

                        Atelier del Riciclo (a cura di Maria Giovanna Salvemini): portare forbici e guanti!

Ore 17.00 – “Agricoltura e Bioedilizia nel materano” a cura di Vito Castoro

Ore 18.00 – “In vino veritas / in veritas vino” Riflessioni, problematiche e approfondimenti sul vino dalla vigna alla cantina

Ore 19.00 – Presentazione del gruppo “Foods not Bombs” : la guerra al capitalismo passa anche da quella alimentare

Ore 21.00 – Cena sociale

Ore 22.00 – Concerto Live: LEITMOTIV


Diffondi e fai girare

PS: CHI VOLESSE ORGANIZZARE UN BANCHETTO PUO’ VENIRE LIBERAMENTE (ANCHE SE E’ MEGLIO AVVISARE). PORTATE TAVOLI SEDIE LUCI ETC

CANI A CASA O AL GUINZAGLIO